Spaccio davanti alla chiesa di Fiorenzuola, arrestati due stranieri

Operazione “Riso Amaro”, due fratelli marocchini sono stati arrestati a Fiorenzuola per spaccio di stupefacenti nei pressi della chiesa di San Francesco. L’indagine, dei carabinieri di Piacenza coordinati dal capitano Rocco Papaleo, era partita dopo la lettera aperta del parroco e dalle segnalazioni di numerosi cittadini, che hanno lamentato il via vai di magrebini e acquirenti nelle ore notturne, in particolare, ma anche durante l’ora di pranzo.

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Si tratta della seconda operazione a contrasto dello spaccio di cocaina nella cittadina della Valdarda, segno di un radicamento del giro che pare andare ben oltre a quel che si poteva immaginare.

La strada dello smercio era quella di via San Giovanni a Fiorenzuola, nei pressi della chiesa dove, in un’abitazione si erano stabiliti i due marocchini, di 39 e 33 anni, i quali avevano messo in piedi una vera e propria “piazza” per lo smercio di hashish e cocaina. Numerosi gli acquirenti, da ogni parte della provincia e anche dal Parmense.

Dopo giorni di appostamenti, i militari hanno deciso di intervenire. Durante l’irruzione (come visibile nel video in allegato) i carabinieri hanno fermato i magrebini e sequestrato 30 grammi di “fumo” e quasi un etto di “polvere bianca”.

Particolarità della conservazione dello stupefacente, era che veniva contenuto in sacchetti del riso – che difendono dall’umidità – da qui il nome dell’operazione “Riso Amaro”.

I due arrestati, con precedenti analoghi alle spalle e senza lavoro, sono soggetti ben conosciuti a Fiorenzuola. Uno dei due, soprannominato “Dedu”, era il boss dello smercio di cocaina nella zona e, dopo gli arresti nei giorni scorsi di altri spacciatori albanesi, si era sentito più libero di operare espandendo il proprio mercato. L’altro, che parlava solo francese, proveniva da Marsiglia. La cocaina veniva venduta a costi accessibili, a 70 – 80 euro al grammo.

Nell’irruzione dei carabinieri è stato trovato anche un piacentino, di 36 anni, intento ad acquistare hashish. L’uomo, operaio di una ditta locale è stato quindi denunciato.

L’insofferenza per la situazione che stava vivendo il quartiere, hanno fatto sapere i carabinieri, è stato testimoniato dagli applausi dei residenti alla vista dell’arresto dei due fratelli marocchini. Anche perché, in passato, le loro istanze sembravano non essere state ascoltate, così come la lettera aperta del parroco. Ora, però, i carabinieri di Piacenza sono intervenuti, debellando il giro di spaccio e ridando dignità ad una zona che sembrava ormai terra di nessuno.