Non si faceva mancare nulla: spacciatore di giorno e gestore di un vero e proprio “bordello” di notte. Tutto, a suo dire, per risollevare le sorti del locale. E’ stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di spaccio Dajmamir Ushima, albanese di 42 anni, gestore del bar Camelot di Alseno. I carabinieri del Nucleo operativo di Fiorenzuola hanno appurato che lo straniero aveva avviato un fiorente giro di spaccio di cocaina con clienti che arrivavano dalla Valdarda, ma anche da Piacenza, Salsomaggiore e da Fidenza. E, una volta chiuso il locale, apriva le porte a prostitute italiane e straniere per incontri sessuali con avventori di ogni età. Li organizzava in prima persona. Non prima però, di aver testato personalmente le arti amatorie delle donne, tra le quali anche minorenni e ragazze della Valdarda che in questi periodi di crisi, avevano la necessità di arrotondare. Nell’ambito dell’operazione, denominata Artù, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente anche Ferdinando Nicola Di Martino, 34enne originario di Torre Annunziata, ritenuto il “braccio destro” dell’albanese nella gestione del traffico di droga (si trova agli arresti domiciliari). Denunciati anche altri sette albanesi, tra i 22 e i 34 anni, per detenzione di stupefacente. L’indagine è partita nel dicembre 2011 ed ha tratto spunto da un’attività di osservazione fatta nei pressi del bar, collocato sulla via Emilia Parmense. Quando i militari si sono resi conto del viavai, hanno approfondito ulteriormente le indagini utilizzando anche telecamere e intercettazioni telefoniche. Facendo un calcolo complessivo si parla di 400 grammi di cocaina ceduti in due mesi. Ma come detto l’attività non si esauriva alla chiusura del locale. Una volta abbassate le saracinesche ecco un nuovo viavai, questa volta di prostitute che l’albanese conosceva direttamente e che partecipavano agli incontri sessuali con alcuni clienti che lui stesso si premurava di organizzare per poi trattenersi una percentuale sul prezzo delle prestazioni. In una serata incassava qualcosa come 500 euro e non di rado avrebbe offerto droga alle donne. L’intervento dei carabinieri ha permesso di sgominare il giro di spaccio e di prostituzione.