Pulcheria, grande attesa per l’arrivo di Piera degli Esposti

C’è grande attesa per la partecipazione dell’artista Piera degli Esposti a Pulcheria. L’appuntamento è stasera all 21 alla Sala dei Teatini di via Scalabrini. La divina Piera degli Esposti – musa sul grande schermo di Pasolini, Zampa, Moretti, Wertmüller, Bellocchio, Tornatore e volto molto amato anche sul piccolo schermo per partecipazioni importanti come quella in Tutti pazzi per amore – ci guida in un affascinante viaggio attraverso la scrittura poetica femminile, prestando la sua voce avvolgente e inconfondibile ad autrici diverse tra loro eppure unite da una comune sensibilità nel percepire il proprio essere donna.

Radio Sound

Una serata preziosa e sofisticata che offre la rara occasione di un incontro con la Poesia e con una delle più grandi interpreti femminili del nostro cinema e del nostro teatro.

 

Piera Degli Esposti, definita da Eduardo De Filippo «’o verbo nuovo», è universalmente riverita come la più grande attrice teatrale italiana vivente, un talento autentico, sensibile e plasmabile, un modo di stare in scena o di fronte all’obiettivo da duellante, una scoperta in ogni suo ruolo, un inseguimento verso uno status di “attrice totale” che poche riescono e riusciranno a ottenere.

Cresciuta artisticamente e umanamente fra palco set cinematografico e piccolo schermo, ha esordito in teatro con Calenda e Gigi Proietti, per poi lavorare con i mostri sacri della ricerca teatrale come Carmelo Bene (in Assolo, La più forte e Adelchi), il Living Theatre (ne Lo zoo di vetro, Madre Coraggio, La musica dei ciechi, Prometeo e Stabat Mater, dove interpreta una madonna dei bassifondi)

Dacia Maraini, sua grande amica, racconta la sua infanzia anticonformista e tragica nel romanzo Storia di Piera.

Al cinema, dopo essere stata scoperta da Pier Paolo Pasolini (in Medea) e dai fratelli Taviani (Sotto il segno dello scorpione), è stata la musa di Marco Ferreri che, innamoratosi totalmente di questa grande artista, la impiega non tanto come attrice, ma come sceneggiatrice per due dei suoi migliori film: la trasposizione cinematografica del romanzo della Maraini Storia di Piera, che racconta la sua vita, e Il futuro è donna. Si è legata artisticamente a un altro grande nome femminile del cinema: la regista Lina Wertmüller, che la dirige in Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante di strada con Ugo Tognazzi, Il decimo clandestino e Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e di politica. È stata poi diretta da Nanni Moretti (Sogni d’oro), Cinzia Th. Torrini (Giocare d’azzardo), Aurelio Grimaldi (Nerolio), Marco Bellocchio (per L’ora di religione – Il sorriso di mia madre), Marcello Garofalo (Tre donne morali), Giuseppe Tornatore (La sconosciuta), Paolo Sorrentino (Il Divo), Roberta Torre (I baci mai dati), Maria Sole Tognazzi (L’uomo che ama).

Nota e amatissima anche dal pubblico del piccolo schermo, grazie alle sue partecipazioni in film per la tv da Il conte di Montecristo a I promessi sposi con Alberto Sordi, fino al successo televisivo della serie musicale Tutti pazzi per amore, dove recita accanto ad Emilio Solfrizzi.

Tra i molti riconoscimenti ricevuti si segnalano in particolare il Premio miglior attrice non protagonista per il film Il divo di Sorrentino e il premio miglior attrice non protagonista per il film L’ora di religione – Il sorriso di mia madre di Marco Bellocchio.

 

Eleonora Bagarotti, piacentina, laurea in pedagogia, e diploma in arpa e composizione, è musicista, concertista ma anche giornalista musicale e scrittrice.

E’ giornalista presso il quotidiano Libertà di Piacenza, per il quale si occupa di Cultura & Spettacoli. Tiene una rubrica culturale per Telelibertà. Ha tradotto in italiano le commedie “The real thing” di Tom Stoppard e “Lifehouse” di Pete Townshend e composto alcuni brani per arpa, sinfonici e arrangiamenti.

 

 

Domenica 14 ottobre, ore 21.00 – Auditorium S. Ilario (via Garibaldi 17)

 

L’AMORE E’ UN’OMBRA. Perché tutte le mamme possono essere terribili

Presentazione del libro della psicoanalista LELLA RAVASI BELLOCCHIO

Conduce l’incontro la scrittrice e giornalista LINA SOTIS

Lettura di brani del testo a cura dell’attrice ANNINA PEDRINI

 

La nota psicoanalista junghiana Lella Ravasi ci accompagna in quel territorio, che ogni donna porta dentro di sé, dove il materno è ambivalenza, luce e ombra, forza creatrice e potenza distruttiva, perché solo affrontando i nostri lati oscuri impareremo ad essere figlie e madri serenamente imperfette, e dunque donne intere.  Ad affiancarla in questo incontro, la giornalista e scrittrice Lina Sotis e l’attrice Annina Pedrini.

 

Le mamme non hanno sempre ragione, non sono sempre buone; spesso, nella vita quotidiana, fanno del male, più o meno involontariamente, ai propri figli e a volte possono arrivare persino a ucciderli in maniera efferata. Quante sono le madri che non vogliono saperne di lasciare il privilegio della bellezza alle proprie figlie? Quante vedono i figli come prolungamento narcisistico di sé? Quante, sigillate nel proprio dolore, sono incapaci di prendersi cura dei bambini? Lella Ravasi Bellocchio, analista, in questo libro mostra il lato nascosto e taciuto della maternità raccontando storie esemplari di madri “terribili”. C’è Dolores, affetta da un grave disturbo narcisistico, che partorisce una bambina e un paio di mesi dopo l’annega nel water perché “era brutta, un mostro”, quando in realtà la piccola era bella e sana, così bella che poteva metterla in ombra agli occhi del marito. C’è Rosa, che fa ammalare il figlio di un anno e mezzo somministrandogli i farmaci antitumorali del marito appena morto perché la malattia dà un senso al suo vuoto esistenziale. E ci sono anche storie di quotidiana “normalità”: di madri “terribili” in quanto ottuse, fatue, dominanti e dipendenti, onnipotenti. Madri anaffettive, incapaci di accogliere i figli, perché sprofondate in se stesse. Come Wanda, commessa con il sogno di diventare velina: una ragazza simile a tante altre che vuole essere diversa, e per la quale il figlio è solo un ostacolo a una vita sotto i riflettori…

 

Lella Ravasi Bellocchio è nata a Milano dove vive e lavora come analista junghiana. Membro di”A.R.P.A” e dell’International Association for Analytical psychology, collabora a numerose testate. Ha pubblicato libri di successo, occupandosi in particolare di donne: Di madre in figlia, piccolo classico del genere, è la storia di un’analisi in cui due donne – la terapeuta e la sua paziente – rivivono il rapporto madre-figlia. Una costante esplorazione, lungo un percorso in cui ciascuna delle due donne svela e vela frammenti di passato, sogni, interpretazioni… L’intuizione di Jung secondo cui ogni donna contiene in sé la propria madre e la propria figlia è l’ipotesi affascinante che orienta la terapia.

Sogni senza sbarre. Storie di donne in carcere è un libro intenso nato da un progetto della Ravasi che per due anni ha ascoltato i sogni delle madri di San Vittore, lavorando con queste donne attraverso i loro sogni, cercando di recuperare un modello positivo di genitorialità, per riconciliarsi con la propria maternità, con la propria colpa e con se stesse…

Tra gli altri libri inoltre si ricordano: Un cerchio dopo l’altro. Il cambiamento femminile tra riflessione e sogni, La lunga attesa dell’angelo, Gli occhi d’oro. Il cinema nella stanza dell’analisi, L’ inconscio creatore. Attorno al «Libro dei sogni» di Federico Fellini

 

Lina Sotis, romana, dopo le nozze con Moratti si trasferisce a Milano. Ha lavorato per Vogue, Amica, Gioia fino ad entrare, prima donna nella storia del quotidiano, al Corriere della Sera. Il suo Bon Ton, manuale di saper vivere in società è un successo editoriale e un fenomeno di costume.

 

Annina Pedrini

Attrice diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano e laureata in Filosofia.