Logistica, sottoscritto il protocollo di sicurezza e protezione sociale

E’ stato sottoscritto questa mattina in Provincia il “Protocollo d’intesa per il miglioramento dei livelli di prevenzione, sicurezza e protezione sociale dei lavoratori negli appalti di facchinaggio, logistica e movimentazione merci”. Il documento, che fa seguito ad un intenso lavoro promosso dall’assessorato alle Politiche del Lavoro della Provincia di Piacenza e dedicato alla sicurezza, alla regolarità e alla tutela del lavoro, è stato condiviso da: Provincia di Piacenza, istituzioni del Tavolo interistituzionale per la regolarità, sicurezza e qualità sociale del lavoro (prefettura – ufficio territoriale del Governo di Piacenza, Camera di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, direzione territoriale del lavoro, Inps, Inail, Ausl) e componenti della commissione di concertazione (associazioni dei datori di lavoro ed organizzazioni sindacali: Confindustria, Confcooperative, Legacoop, Libera Associazione Artigiani, Upa Federimpresa, Cna, Unione Commercianti, Confesercenti, Unione Agricoltori, Coldiretti, Cgil, Cisl, Uil, Consigliera di parità).

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“Il sistema territoriale piacentino – ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi – ha agito compatto perseguendo un obiettivo comune. In un momento storico particolare, quello del riordino delle Province, in cui occorre preservare le caratteristiche della nostra provincia, credo che l’unico metodo per operare sia quello della sinergia e della collaborazione evitando iniziative singole. Dobbiamo muoverci nei confronti di questa sfida impegnativa in modo compatto: rivolgo a tutti il mio appello a continuare con questo metodo. Unità, coesione e condivisione di obiettivi comuni devono costituire le linee guida della logica con cui insieme dobbiamo muoverci”. “Negli ultimi anni – ha aggiunto poi il presidente Trespidi – il settore della logistica è notevolmente cresciuto e, con lui, le norme dei contratti di appalto hanno subito un’evoluzione consistente; Piacenza, nel rispetto di una vocazione logistica, che dunque si è andata consolidando nel corso del tempo, non è rimasta a guardare avvertendo forte l’esigenza di adottare una governance di tipo partecipativo”.

“Nonostante la crisi – ha precisato l’assessore alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo – i numeri delle aziende e degli addetti del settore hanno tenuto. Ringrazio gli uffici della Provincia per il lavoro svolto: l’Amministrazione ha ritenuto fondamentale avviare un percorso che ha portato all’elaborazione del Protocollo d’intesa, che costituisce oggi un punto di partenza, muovendosi da un confronto con le altre istituzioni e con le parti sociali rispetto ai temi della legalità, regolarità e sicurezza del lavoro nel settore. Abbiamo ritenuto centrale l’attività di promozione, sensibilizzazione e diffusione della cultura della regolarità e sicurezza sul lavoro basata sulla prevenzione, convinti che in questo contesto un ruolo strategico viene giocato dall’informazione e dalla formazione”.

Diversi gli obiettivi del protocollo: da un lato la qualificazione delle imprese che svolgono attività di facchinaggio, logistica e movimentazione merci al fine di favorire la piena regolarità delle condizioni di lavoro e dall’altro una qualificazione delle imprese appaltatrici con l’obiettivo di garantire il pieno rispetto degli obblighi di sicurezza e prevenzione e dei versamenti contributivi e fiscali. Per raggiungere questi traguardi saranno necessari da un lato la promozione di azioni di formazione in materia di sicurezza e regolarità del lavoro nell’ambito del settore della logistica e dall’altro il coinvolgimento dei Comuni del territorio sedi di poli logistici al fine di monitorare gli insediamenti e promuovere, dove possibile, adeguate politiche in materia di infrastrutture.

“E’ necessario – ha precisato il prefetto di Piacenza Antonino Puglisi – tutelare tutte le parti in causa in tempi, quelli attuali, non facili”. Parti sociali, istituzioni enti e associazioni hanno coralmente sottolineato come il protocollo rappresenti “uno strumento che coglie a pieno il senso di un tema che va gestito e governato oltre che l’avvio di un lavoro che va affrontato con serietà”.

 

IL COMUNICATO DELLA CGIL

“Il protocollo d’intesa firmato oggi è un documento che la Cgil ha chiesto a gran voce da un anno. Oggi, dopo mesi di lavoro, raggiungiamo un primo traguardo in tema di appalti, all’insegna della trasparenza e della legalità. Ma ora dobbiamo far fruttare al meglio gli strumenti operativi in esso contenuti, a partire dal gruppo tecnico che dovrà dotare il sistema della logistica piacentino di buone prassi in termini di rapporti di lavoro, anche alla luce del decreto della Direzione Provinciale del Lavoro sulle tariffe minime e dopo che il Ministero del Lavoro ha chiarito i percorsi che di fatto rendono molto più difficili riduzioni e sospensioni unilaterali del lavoro dei facchini. Oggi possiamo dire che il quadro che ne esce non lascia spazio a fenomeni di illegalità e di evasione contrattuale troppo spesso emersi al Polo Logistico di Piacenza”.

E’ questo il commento della Cgil di Piacenza per bocca del componente della segreteria confederale Gianluca Zilocchi sul protocollo d’intesa provinciale su Logistica e Facchinaggio siglato dalle parti sociali in Provincia con l’assessore al Lavoro Andrea Paparo.

“Esprimiamo grande soddisfazione perché il risultato raggiunto oggi premia un anno di lavoro improntato a creare una forma di governo in tema di appalti – ha aggiunto Zilocchi – la Cgil dopo i fatti della TNT aveva chiesto a gran voce che si arrivasse ad un protocollo provinciale per avere regole chiare, senza il quale si corre il rischio di spalancare le porte a illegalità, sfruttamento e soprattutto condizioni di lavoro indegne. Oggi, anche grazie all’impegno profuso dall’assessore Paparo e dai dirigenti e funzionari dell’amministrazione provinciale, abbiamo uno strumento di lavoro in più che, unito alla Legge regionale che si sta discutendo in questi giorni sempre in tema di appalti potrà dare a tutte le parti sociali coinvolte la possibilità di agire concretamente in favore dei lavoratori”.