Serata dedicata al metal d’autore sabato 13 ottobre al Fillmore di Cortemaggiore, dove saranno di scena gli Arch Enemy, storica band svedese portabandiera del tradizionale black metal nord europeo. A condividere il palco con il gruppo scandinavo una band che invece ha fatto la storia del genere in Italia, i Cadaveria, progetto che prende il nome dalla stessa cantante della band.
Nascono nel 2001 quando Cadaveria e Flegias (batterista della band nonché cantante dei Necrodeath, altro storico gruppo black metal italiano) lasciano il progetto Opera IX. Un’avventura che i due musicisti avevano condiviso per dieci anni. Nel 2002 la band dà alle stampe il primo album ‘The Shadows Madame’, al quale seguono nel 2004 ‘Far Away from Conformity’, ‘In Your Blood’ nel 2007 e, nel 2012, ‘Horror Metal’. E proprio l’ultima fatica della band italiana sarà presentata sabato nel tempio piacentino della musica.
Abbiamo avuto l’onore di avere al microfono la stessa Cadaveria che ha presentato l’evento parlandoci dell’ultimo album e, per chi non fosse del genere, della storia di questo progetto capace negli anni di abbattere i confini italiani diventando una delle proposte musicali di maggior successo a livello internazionale.
Intanto ti chiedo di presentare la vostra musica per chi magari non conosce i Cadaveria…
“Il nostro genere è stato definito ‘Horror Metal’ da critici e fan in occasione dell’uscita del nostro primo album ‘The Shadows’ Madame’ nel 2002. Una definizione che accettammo di buon grado dal momento che, dal punto di vista musicale, vuol dire tutto e niente permettendoci così di spaziare tra i vari sottogeneri della musica metal che coesistono nella nostra produzione. La nostra, infatti, è una miscela di influenze difficilmente etichettabile. Inoltre il termine ‘Horror Metal’ rende merito alle tematiche trattate nei nostri testi, tematiche influenzate da tutto ciò che rientra nell’immaginario horror, letteratura e cinema, del passato e del presente. Una definizione che apprezziamo a tal punto che abbiamo scelto di utilizzarla proprio per il nostro ultimo album, uscito quest’anno”.
E proprio a proposito del vostro ultimo disco: cos’è cambiato in termini musicali rispetto al vostro primo lavoro, ovvero rispetto a 10 anni fa?
“Beh, la nostra musica è strettamente legata alla nostra personalità. In dieci anni siamo cambiati, siamo maturati e siamo diventati, per così dire, adulti, sia dal punto di vista umano che musicale. La nostra musica ha senz’altro rispecchiato questa evoluzione, motivo per cui, in quest’ultimo album, si nota un netto miglioramento dal punto di vista compositivo. Inoltre dall’album precedente, ‘In your blood’, sono passati ormai cinque anni, tanti come intervallo tra un disco e l’altro: la maturazione musicale, pertanto, è stata anche supportata da una composizione avvenuta con grande tranquillità e accuratezza. Abbiamo speso circa un anno in studio, è stato un album molto pensato, molto revisionato e molto arrangiato. In una parola un disco completo sotto tutti i punti di vista, che fotografa alla perfezione chi sono i Cadaveria nel 2012. Non si può tralasciare poi che un paio d’anni fa è entrato nel gruppo un secondo chitarrista che ha portato al progetto nuove idee, per non parlare dei cambiamenti che l’aggiunta di una chitarra può apportare all’aspetto musicale. ‘Horror Metal’ risulta essere quindi una sorta di ritorno al passato di ‘Shadows Madame’ per le sonorità più legate al black metal, più oscure e horrorifiche, ma allo stesso tempo un passo in avanti dal punto di vista della produzione e del sound in generale”.
Cosa ti è rimasto dell’avventura con gli Opera IX?
“In quel gruppo io e Flegias abbiamo passato dieci anni, quindi non può che essere un capitolo importante della nostra vita. In più ritengo tutt’ora che l’ultimo album che abbiamo registrato insieme sia un vero e proprio masterpiece, motivo per cui vado molto fiera di ciò che ho fatto con gli Opera IX. Decisi di uscire dalla band per cercare una mia dimensione personale ed esplorare nuovi territori artistici: loro sono molto legati ancora oggi al filone pagano e il loro stile resta sostanzialmente quello di vent’anni fa. Un aspetto che senz’altro dà loro un grosso merito dal punto di vista della coerenza, ma che dal mio personale punto di vista risulta essere artisticamente limitativo”.
Cambiando argomento, definire i Cadaveria una band italiana risulta ormai riduttivo, dal momento che da tempo calcate i palchi di tutto il mondo. Quali sono i paesi che meglio rispondono alla vostra proposta?
“In assoluto il centro e sud America dove è molto amata la musica metal soprattutto nella sua accezione legata all’iconografia gotica. Abbiamo suonato più di una volta in Messico e abbiamo sempre trovato un pubblico numeroso e appassionato. Per quanto riguarda l’Europa sicuramente la Francia dimostra di apprezzarci moltissimo, forse anche perché il disco ‘In Your Blood’ uscì per un’etichetta francese, la Season of Mist, e questo ha certamente allargato la risonanza dei Cadaveria nel Paese. Ottime risposte anche in Spagna, Inghilterra e Romania, oltre che negli Stati Uniti. Un successo che riscontriamo anche grazie ai social network che, oltre ad aiutarti parecchio nella promozione, ti danno anche informazioni sui feedback provenienti dalle varie nazioni”.
Per concludere, cosa ci dobbiamo aspettare dal concerto di sabato sera, sia dal punto di vista scenico che musicale?
“Sarà un set ridotto proprio perché faremo da spalla agli Arch Enemy e lasceremo il palco a loro, quindi scenografia limitata e attenzione rivolta esclusivamente al lato musicale. Più della metà della nostra esibizione sarà dedicata ad ‘Horror Metal’, ma abbracceremo anche pezzi più datati scavando nel passato. L’assenza di scenografia non sarà comunque un problema, ai nostri concerti la musica riesce sempre a creare un’atmosfera davvero magica”.
L’evento, chiamato Midnight Extreme Fest, vedrà la partecipazione oltre che degli Arch Enemy e dei Cadaveria anche dei Logical Terror, Stormcrow, Hellstorm.
Inizio concerto ore 19
Apertura porte ore 17,30
Ingresso 25 euro