Come Totò nel film “I soliti ignoti” spiegava ai ladri il modo di aprire una cassaforte, così due ladri quando non riuscivano a forzare la serratura di un’auto telefonavano al loro “maestro” a Napoli. Due uomini sono stati condannati a cinque e sei anni di reclusione per furto aggravato.
I due – uno era originario di Napoli e l’altro di Palermo – erano specializzati nei colpi agli autogrill. Due gli episodi contestati loro dalla polizia nell’ambito di una vasta inchiesta partita nel 2006. La coppia era accusata di aver rubato all’interno di due auto nelle aree di servizio a Fiorenzuola e a Parma.
Uno faceva il palo e segnalava al socio quando l’autista si allontanava ed entrava nell’autogrill. La polizia aveva messo sotto controllo i loro telefoni. Telefonate che, in aula, sono state “tradotte” dal napoletano all’italiano.
Forzata la porta delle vettura, i malviventi si impossessavano degli oggetti di valore (computer, navigatori, bagagli e altri oggetti).