“Partire dal punto più basso della crisi per difendere l’Rdb”

Con la decisione dei giudici di ammettere RDB Spa all’Amministrazione straordinaria e con la nomina dei tre Commissari straordinari, si apre un nuovo periodo della lunghissima vicenda che coinvolge in prima persona circa 800 lavoratori. L’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Andrea Paparo riflette sui prossimi passi che dovrà compiere l’azienda piacentina e sulle possibili strategie per tentare di uscire dalla crisi. “Si entra ora in una fase nuova che prende atto e formalizza la gravità della situazione RDB e, non dimentichiamolo, di un indotto di grande rilievo che rischia di pagare un prezzo molto alto. Occorre operare perché lo strumento, a partire dalla fotografia della situazione data, diventi la leva per progetti che puntino alla salvaguardia di capacità imprenditoriali e professionali che sono proprie della storia del Gruppo. Già la sentenza di ammissione all’Amministrazione straordinaria, riprendendo osservazioni dei Commissari giudiziali, indicava alcune linee di intervento a partire dalla volontà di recuperare l’economicità dell’azienda dove possibile, incidendo, tra l’altro, su alcune voci di costo che devono essere eliminate. Nel settore, poi, pur nella gravità della crisi, sono attive realtà che tentano di uscire dalle difficoltà mutando le proprie strategie, cercando di reagire non facendo leva unicamente su strumenti assistenziali. Il prodotto, il controllo della gestione, le alleanze con altri e la collocazione territoriale degli stabilimenti costituiscono i punti di forza perché, dalla gravità della situazione, scaturiscano nuove prospettive. Naturalmente, pur avendo coscienza che si parla di un Gruppo di livello nazionale, non si può dimenticare il significato della presenza RDB nella nostra provincia. Credo che sia possibile pensare a potenzialità e a possibili interessi costruttivi. Occorre promuoverli, valutarli per cercare di evitare che si vada alla semplice e definitiva distruzione di un patrimonio. Credo anche che sia realistico pensare alle realtà del Gruppo oggi non coinvolte nell’Amministrazione straordinaria. Mi riferisco, ovviamente, a RDB Terrecotte Srl. Pur nel rispetto dell’autonomia di tutti i soggetti coinvolti nella procedura, mi sento di auspicare, come scelta realistica e necessaria, che anche questa realtà segua il destino della procedura nel tentativo di individuare il germe di nuove realtà, pur essendo consapevole delle difficoltà specifiche del settore in cui opera. Tutto questo percorso, accennato in estrema sintesi, deve essere sostenuto da ammortizzatori sociali che facciano da protezione del percorso stesso. Diventa necessario anche essere rapidi negli adempimenti, perché le difficoltà per i dipendenti e per l’indotto sono ormai pesanti. Infine, ne sono certo, nel rispetto dell’impegno gravoso dei Commissari, ritengo utile e necessario anche un confronto a livello locale degli organi della procedura con le istituzioni locali, le organizzazioni  dei lavoratori dipendenti e degli imprenditori, per la storia e il significato concreto del Gruppo”.

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