In arrivo nuovi aggravi per i proprietari di immobili in vendita o in affitto

Il consigliere Pollastri (PdL) si è espresso in merito all’approvazione avevnuta ieri in Assemblea Legislativa di due risoluzioni che intendono introdurre anche in Emilia-Romagna le sanzioni per chi non riporta sugli annunci commerciali degli immobili il codice di certificazione energetica, comportando un aggravio per tutti i proprietari di immobili che intendano venderli od affittarli.

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Andrea Pollastri si dichiara preoccupato per i risvolti che potrebbe avere l’approvazione: il decreto Legislativo riguarda un obbligo che non riguarda solo le vendite mediante agenzie immobiliari, ma anche quelle dirette tra privato e privato.

È anche stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2012, tutti gli annunci commerciali di vendita, ma anche quelli di affitto, debbano riportare l’indice di prestazione energetica contenuto nell’attestato di certificazione.

L’Emilia-Romagna, con una propria Delibera del 2011, aveva previsto l’obbligo di pubblicazione già un anno prima che venisse imposto dalla legislazione nazionale, non riconoscendo alcuna sanzione in caso di inadempimento (come per altro non fa neppure la normativa statale).

Recentemente alcune voci avevano fatto presagire che anche la nostra Regione si starebbe apprestata a mettere delle sanzioni in caso di inadempimento, come già avviene, ad esempio, in Lombardia, dove si arriva a pagare anche tra i 1000 ed i 5000 euro.

Sull’argomento Pollastri aveva presentato un’interrogazione a cui ha riposto l’Assessore allo Sviluppo Economico Gian Carlo Muzzarelli aveva risposto affermando che quelle voci fossero destituite di fondamento poiché “La Giunta Regionale non ha né intrapreso né annunciato alcuna iniziativa istituzionale per quanto riguarda la eventuale introduzione di sanzioni amministrative in caso di mancata indicazione del rendimento energetico degli edifici negli annunci commerciali”.

L’Assessore aveva, poi, precisato che “Tale materia, peraltro, non è di competenza della Giunta Regionale e la eventuale introduzione di sanzioni amministrative può avvenire unicamente per via legislativa”.

Ed è ciò che avvenuto ieri, quando l’Assemblea Legislativa, smentendo le intenzioni dell’Assessore, ha votato le citate risoluzioni che sollecitano la Giunta a “disciplinare un sistema di controlli a regime e di misure che permetta di monitorare e garantire l’effettivo rispetto delle prescrizioni”, “istituendo sanzioni amministrative di entità proporzionale al tipo di criticità riscontrata” tali da “costituire efficace disincentivo a comportamenti non conformi alle disposizioni normative e alla buona pratica professione da parte dei soggetti certificatori”.

“Per i proprietari di casa – spiega Pollastri – si annunciano nuovi costi: essi, infatti, dovranno scegliere  se pagare i circa 200 euro della certificazione energetica o, in caso di errori o dimenticanze, l’ingente costo della multa.”

“Ritengo – chiosa l’azzurro – che in questo momento in cui le ristrettezze economiche e le tante tasse che già gravano sugli immobili colpiscono l’edilizia, già di per sé in crisi, la scelta di mettere nuove sanzioni non faccia che deprimere ulteriormente questo settore e penalizzare le famiglie che nella casa hanno sempre trovato un bene-rifugio.”