La pedinava costantemente, la seguiva fin sotto casa, ne controllava ogni movimento. Era arrivato perfino a fratturarle il naso durante una lite ed sospettato di averle bruciato due auto. “Un vero caso di stalking”, lo ha definito il capitano dei carabinieri Rocco Papaleo. A finire in manette, con l’accusa di reati persecutori, un noto pregiudicato piacentino di 30 anni che non si mai rassegnato alla fine della storia sentimentale con la sua compagna, una piacentina di 33 anni. Una storia di violenza inaudita con contorni anche nell’ambito del traffico di cocaina. L’indagato, assai conosciuto nel mondo dello spaccio, in pi occasioni avrebbe usto la donna come copertura per comprare cocaina. E’ anche grazie al monitoraggio di questi ambienti che i carabinieri sono risaliti al pesante caso di stalking che aveva portato la donna, che aveva avuto la forza di interrompere il rapporto a giugno, a denunciare l’ex convivente nell’agosto scorso dopo mesi di vessazioni. Durante questo periodo per la donna la vita era diventata un inferno: l’ex compagno la seguiva, la controllava, cercava di impedirle di andare a lavorare, ossessionato da una cieca gelosia. I militari sono convinti che sia stato lui l’autore dei due roghi che hanno bruciato le auto della donna. E poi minacce continue tanto che la vittima era arrivata a contattare un istituto di vigilanza privata che la proteggesse durante l’orario lavorativo. Ma l’uomo continuava imperterrito. Era arrivato a minacciare pesantemente anche i famigliari della ragazza, convinto che alla base della rottura della relazione vi fosse proprio l’intrusione della famiglia. Senza contare le implicazioni provocate dal brutale mondo dello spaccio di cui l’uomo fa parte da tempo. Uno spessore criminale non certo nuovo ai carabinieri che hanno incontrato non poche difficolt nelle indagini, e in particolare durante gli interrogatori di chi conosce l’uomo. Tutti spaventati dal parlare di un individuo capace di incutere paura. Un quadro che ha convinto subito il gip Bussi, su richiesta del sostituto procuratore Emilio Pisante, a firmare l’ordinanza di custodia cautelare.
Un arresto che giunge proprio il giorno seguente alla firma ad Istanbul, da parte del ministro Fornero, di un importante accordo in tema di violenza sulle donne, il capitano Rocco Papaleo ha invitato il mondo femminile a non subire violenze e a denunciare.