Con l’ausilio di un’animazione teatrale curata da Graziella Rimondi e Mariana Manilia di Officina M (gruppo di sperimentazione teatrale di Manicomics Teatro) si proporrà la disabilità non solo come bisogno, ma anche come risorsa.
La presidente, dott.ssa Vittoria Albonetti presenterà la Fondazione Pia Pozzoli, nata nel 2004 specificatamente per il problema del “Dopo di noi” da otto tra le principali associazioni locali che si occupano a Piacenza di volontariato e di sociale – Aias, Associazione As.So.Fa, Caritas di Piacenza e Bobbio, Associazione Carmen Cammi, Associazione disabili persone Down, Cooperativa Il Germoglio 2, Istituto Madonna della Bomba, Associazione Ronda della Carità – e affronterà il delicato tema del “Dopo di Noi”: un problema aperto che riguarda la collocazione abitativa e il futuro da vivere degnamente delle persone disabili che non possono essere più accudite dalla famiglia, in alcuni casi perché i genitori non ci sono più, oppure perché sono anziani o ammalati, in altri perché i soggetti sono semplicemente intenzionati a rendersi autonomi. E’ una questione delicata e complessa che non pone solo il problema di strutture residenziali ma anche di un insieme variegato di bisogni e di diritti delle persone disabili e delle loro famiglie, al quale è possibile dare risposte differenziate e flessibili a seconda della gravità e delle specifiche situazioni solo attraverso un sistema organico di strumenti, referenti, strutture e servizi. Illustrerà inoltre gli obiettivi della Fondazione, i progetti realizzati in questi anni orientandosi soprattutto al“ Durante Noi”, cioè un graduale distacco del disabile dalla famiglia quando essa è ancora presente e un suo percorso di vita autonomo, e anticiperà le prospettive future tra cui l’apertura di uno Sportello d’ascolto per i familiari.
La dott.ssa Ilaria Fontana, psicologa e collaboratrice presenterà il risultato della mappatura, effettuata in coordinamento con il Tavolo delle famiglie del Comune, e delle visite effettuate ad esperienze extraterritoriali avanzate che con le loro progettualità rispondo al problema del “Dopo di Noi” e metterà in risalto le variabili risultate particolarmente interessanti e che potrebbero fungere da modello per l’implementazione di un progetto di residenzialità anche per la nostra città. Si sottolineerà la centralità della famiglie, interlocutori pregiati che possono partecipare attivamente alla progettazione e alla gestione dei servizi per i loro cari. Seguirà l’intervento del sig. Rino Montanari, presidente della Fondazione “Le Chiavi di Casa” di Bologna che porterà la sua esperienza di genitore di un figlio disabile e ci spiegherà come con un gruppo di famiglie hanno realizzato un appartamento per il durante-dopo di noi.
L’avv. Umberto Fantigrossi spiegherà come il principio di sussidiarietà sia in linea con la missione della Fondazione e tratterà della prossima trasformazione dello statuto in Fondazione di partecipazione come strumento più ricettivo dei bisogni e delle risorse del territorio, in grado di esprimere un’ampia condivisione da parte di più soggetti e soprattutto delle famiglie. Si punta così ad un maggior coinvolgimento delle famiglie, perché insieme ci si impegni per un futuro in cui chi ha una difficoltà psichica, mentale e fisica sia finalmente e compiutamente soggetto e non più oggetto, un mondo in cui il “Dopo di Noi” non appaia più alle famiglie un tunnel buio e spaventoso ma in cui sia possibile per ciascuno, secondo le proprie capacità, essere protagonista di un progetto di vita personale e collettivo, in una comunità coesa.
“Dopo di Noi”: disabilità e principio di sussidiarietà
Venerdì 28 Settembre, alle 10.00 presso il Salone d’Onore di Palazzo Rota Pisaroni (Via S.Eufemia, 13 , Piacenza)
relatori:
dott.ssa Vittoria Albonetti, presidente delle Fondazione Pia Pozzoli
Avv. Umberto Fantigrossi, vicepresidente
Dott.ssa Ilaria Fontana, psicologa e collaboratrice
INTERVENGONO:
Rino Montanari, presidente della Fondazione Le Chiavi di Casa di Bologna
Graziella Rimondi, Officina M
Mariana Manilia, Officina M