Un consorzio che unisca tutti i commercianti di piacenza e comprenda, o meglio, superi le varie associazioni presenti oggi sul territorio. Un consorzio che interagisca con il comune e i suoi assessorati, con la camera di commercio e con tutte le istituzioni anche fuori dalla provincia per fare in modo che il centro storico e con esso tutta Piacenza diventi un luogo sempre più accogliente, ospitale e funzionale. E’ l’obiettivo che si sono posti tutti i soggetti della Cabina di regia che oggi si è riunita in comune per presentare alla giunta il proprio lavoro da quando è nata ovvero dallo scorso gennaio.
Un’obiettivo per ora solo ipotetico e quindi vago nei contorni ma la direzione è stata indicata; ed è una direzione che comprende la speranza da parte dei vari soggetti coinvolti che anche alla scadenza del progetto (che sarà nel gennaio del 2014) finanziato per la gran parte dalla Regione, non vada perso lo spirito che si sta rafforzando in questi mesi più che mai e che vede nell’unione delleforze il principio alla base del successo di ogni singola iniziativa; un’unione delle forze ce va perseguita “anche a costo di perdere un po’ di autonomia e di indennità”, come spiega Fausto Arzani di Confesercenti.
In termini operativi, creare un consorzio (o comunque un soggetto di altro genere, magari anche un’associazione) significa di fatto prendere in considerazione, da parte dei commercianti, la possibilità, o meglio, la necessità di autotassarsi per finanziare questo nuovo soggetto unitario; il tutto, ovviamente, con l’obiettivo a medio e lungo termine di avere una serie di vantaggi, anche in termini economici: unire le forze significa anche dividere le spese e quindi ottimizzare le risorse, oltre che migliorare l’organizzazione del lavoro, efficienza dei servizi e l’importanza delle iniziative.
E’ solo un’idea, dunque, ma è quella che è emersa con più forza dalla riunione di oggi pomeriggio nella sala giunta di Palazzo Mercanti alla presenza del vicesindaco Francesco Cacciatore, dell’assessore al Commercio Katia Tarasconi oltre che dei rappresentanti dell’Unione commercianti, di Confesercenti e della Camera di commercio. Una riunione mirata a gettare le basi di una progettualità sempre più organizzata e “professionalizzata” all’insegna di un dialogo via via più costante e produttivo, mettendo da parte le divisioni tra associazioni ma, al contrario, mettendo a disposizione le varie esperienze, oltre che le strutture, per raggiungere risultati ogni volta più importanti. E il recente passato – come è stato detto – fornisce ottimi esempi di collaborazioni e sinergie di successo, basti guardare alla recente edizione dei Venerdì piacentini, forse la più riuscita di sempre, oltre che di altre iniziative che hanno riempito il centro e hanno visto soddisfatti gli operatori del commercio e i pubblici esercizi.
Morale, è stata indicata la direzione. E l’obiettivo l’ha ribadito chiaramente l’assessore Tarasconi: tenere in vita la Cabina di regia anche dopo la scadenza del progetto nato il 13 gennaio scorso sulla base di una legge regionale che finanzia le iniziative a favore dei cosiddetti centri storici come centri commerciali naturali e che scadrà esattamente 24 mesi dopo, ovvero il 13 gennaio del 2014. Un progetto importante che ha dato il là, evidentemente, a un neonato spirito di collaborazione anche tra realtà ben diverse tra loro e che – sperano gli amministratori – possa proseguire anche oltre la fine naturale del progetto e quindi dei finanziamenti. Parliamo di 200mila euro in tutto, di cui la gran parte li ha stanziati la Regione mentre Comune e Camera di commercio hanno messo rispettivamente 45mila e 22mila (le associazioni di categoria hanno fornito le professionalità).
Ma se questa è la direzione da prendere, quali invece siano le iniziative di cui occuparsi a breve e in concreto non è ancora emerso con chiarezza. Si è accennato alla possibilità di chiudere una parte del Corso, caratterizzata da esercizi simili, per alcuni eventi. Si è anche parlato – benché scaramanticamente sottovoce, come ha detto il vicesindaco Cacciatore – dell’imminente apertura dei lavori per il tanto atteso (e discusso) parcheggio di Piazza Cittadella: 250 posti auto, 50 dei quali da affittare mentre gli altri (200) a disposizione dei cittadini. Lavori che potrebbero iniziare, ha detto Cacciatore, già a febbraio sempre che non ci siano altre novità dopo la vittoria da parte del Comune nell’udienza seguìta al ricorso da parte di cittadini che invece il parcheggio non lo vogliono.