COMUNICAZIONI – Un lungo e commosso ricordo di Adriano Visai, il dirigente del Comune, scomparso qualche settimana fa e a cui il Consiglio ha dedicato un minuto di silenzio. Nelle comunicazioni si è aperto un mini dibattito sul ruolo della Polizia municipale, aperto da un ragionamento di Andrea Tagliaferri (Civica per Dosi) sulla sicurezza nella zona di via Roma. Fermo l’intervento di Guglielmo Zucconi (Civica per Dosi) che ha criticato il questionario promosso dalla Municipale in via Roma: “E’ stato un autogol, con queste iniziative prestiamo il fianco a chi fomenta paura. Abbiamo bisogno di vigili, per il resto ci sono già polizia e carabinieri”. Di diverso avviso, invece, Samuele Raggi (Idv): “Abbiamo investito in formazione degli agenti che negli anni hanno assunto nuove competenze”. Il consigliere dell’Idv ha poi toccato il tema dei rifiuti: “La Regione sta lavorando a un piano che non penalizzi certi territori, come il nostro. Non vogliamo essere la pattumiera di nessuno”.
DIBATTITO SU IREN – Dopo le audizioni di Andrea Viero e Marco Elefanti, il Consiglio comunale ha proseguito il dibattito su Iren. E ha parlato il sindaco Paolo Dosi: “La situazione è allarmante e in questi mesi ci siamo interrogati sia dal punto di vista istituzionale che politico. Una delle soluzioni è rivedere la governante di questa multiutility, forse nata in modo troppo rigido. Sul rientro dei debiti negli ultimi mesi passi significativi: 300 milioni sono un passo. E’ migliorata la situazione in Borsa. Certo alcune contraddizioni come le sponsorizzazioni del Comune di Torino che nutre un forte debito con Iren, ciò ha fatto irritare non poco gli altri soci. Ma ha fatto un piano di rientro che speriamo porti presto all’azzeramento. Da rivedere poi i compensi dei livelli apicali”.
Ha proseguito Dosi: “L’ipotesi di una grande multiutility del Nord? Con il sindaco di Reggio Emilia lo abbiamo messo in discussione. Andiamoci cauti”. Sulle tariffe: “La sfida di un ente pubblico è cercare equilibrio tra una tariffa equo e un consumo sostenibile”.
Il sindaco ha voluto aprire una modalità di confronto: “Un tavolo che, con le dovute competenze, affronti il tema del futuro del servizio idrico, per capire come poter assolvere il nostro impegno oppure capire forme alternative. Ben sapendo che parlare di società in house significherebbe acquisire reti idriche”. Sulla questione rifiuti: “Ci siamo già espressi sulla contrarietà ad aumentare la potenza del termovalorizzatore da 120 a 136. Noi bruciamo 120mila tonnellate all’anno: tutti i rifiuti sono urbani prodotti dalla provincia di Piacenza. C’è una quota di rifiuti speciali a libero mercato che possono arrivare anche da altrove, così come noi ne conferiamo una parte ad altri. 11mila tonnellate nel 2011 e 2012 che provengono in origine da Parma, poi trattate in una sede di recupero piacentina e poi conferiti al nostro termovalorizzatore. Ciò risulta dai dati regionali. Abbiamo un impianto che ha ancora 15 anni di vita, misureremo quale sarà l’evoluzione dell’impianto”.
Dosi ha poi fornito i dati di emissione del nostro termovalorizzatore: nel 2005 ossido di zolfo (limite 50), Il nostro ne emette 8,56 a fronte di un limite di 40. Ossidi di azoto, dal nostri impianto 75,44 a fronte di un limite di 100.
L’assessore alle Partecipate Francesco Timpano ha poi informato che Piacenza “è presente nel comitato a tre di Iren che sta riorganizzando la governance dell’azienda”. Il rappresentante è sempre Marco Elefanti.
L’ATTACCO DEI GRILLINI A ELEFANTI – “Il consigliere Elefanti non può cavarsela impunemente dicendo sventurata operazione quella riguardante Edison in quanto è consigliere del gruppo Iren in rappresentanza del Comune dal 2005. Inoltre era pure presente nel 2009 quando si votò la fusione insieme all’allora assessore allo Sviluppo economico Fellegara (ora nel collegio sindacale), gira e rigira sempre le stesse persone, prima fuori dalle operazioni poi controllori. Il signor Elefanti per i suoi servigi ha percepito dal 2005 ad oggi compensi per circa 348mila euro (347.331 per essere precisi). Visti i risultati di Iren, il signor Elefanti quale mandatario del Comune in Iren, ha però arrecato, non vigilando opportunamente (forse a causa dei troppi incarichi), un danno patrimoniale e finanziario al Comune molto ingente. Ci sembra che gli incarichi che ricopre siano troppi per poterli svolgere tutti correttamente. Infatti, oltre a fare l’amministratore dell’Università Cattolica, è consigliere di Iren, presidente dell’organismo di vigilanza in Saipem, presidente collegio sindacale in Servizi Italia spa, presidente collegio sindacale in Nordmeccanica spa, presidente collegio sindacale in Padana Everest, consigliere in Banca Farnese. Una cosa deve essere chiara a tutti: il consigliere Elefanti in scadenza di mandato, è uno dei consiglieri che non deve essere riconfermato”.