In Emilia-Romagna ci sono piu’ suicidi che in Lombardia, in Piemonte o in Lazio: nel 2010, da Piacenza a Rimini, stando al numero dei suicidi denunciati alle Forze dell’ordine, si sono tolte la vita 278 persone, ovvero 6,3 ogni 100.000 abitanti. Un tasso superiore a quello di Lombardia (5), Piemonte (5,3) e Lazio (4,7), e distantissimo da quelli che si registrano in alcune regioni del Sud come Sicilia (4,1), Calabria (4,5), Puglia (2,9) e Campania (2,4, dove i suicidi nel 2010 sono stati in tutto 138). Va peggio, e’ vero, in Veneto (dove nel 2010 i suicidi sono stati 320, pari a 6,5 ogni 100.000 abitanti). Ai 278 casi di persone che si sono tolte la vita in Emilia-Romagna nel 2010, poi, vanno aggiunti i 355 suicidi rimasti solo tentati. Se si guardano i numeri assoluti (astraendo dalle percentuali e dalle proporzioni con il numero degli abitanti), quelli dell’Emilia-Romagna sono inferiori a quelli della Lombardia (496 suicidi e 584 tentativi), ma comunque superiori a quelli del Piemonte (236 suicidi e 194 tentativi) e del Lazio (266 i suicidi e 148 i tentativi). Guardando alle singole province dell’Emilia-Romagna, in vetta alla triste ‘classifica’ spicca Bologna, che nel 2010 conta 98 suicidi e 71 tentativi. A seguire ci sono Modena (46 suicidi e 64 tentativi), Reggio Emilia (30 suicidi e 49 tentativi), Parma (28 suicidi e otto tentativi) e Ravenna (27 suicidi e 48 tentativi). Numeri piu’ bassi arrivano da Piacenza (22 suicidi e 29 tentativi), Ferrara (13 suicidi e sette tentativi), Forli’-Cesena (otto suicidi e 52 tentativi) e Rimini (sei suicidi e sette tentativi).