Piazza S.Antonino, Girometta (Pdl): “Necessarie rastrelliere per biciclette”

“Necessarie rastrelliere per le biciclette in piazza S.Antonino”. Maria Lucia Girometta, consigliere comunale del Pdl, rilancia la questione sollevata già tempo addietro, sottolineando come i ciclisti siano costretti a parcheggiare le biciclette contro le pareti degli edifici e in particolare del teatro Municipale.

Radio Sound

 

IL COMUNICATO DI MARIA LUCIA GIROMETTA

Ancora una volta l’Amministrazione Comunale si finge sorda dinnanzi alle richieste dei cittadini, non ascoltando i Consiglieri Comunali portatori dei loro interessi.

Talora, sono problemi semplici, che però non devono essere sminuiti a favore di sterili elucubrazioni su “massimi sistemi”, ma che interessano indirettamente la quotidianità e tranquillità dei cittadini; è nelle piccole cose giornaliere che trova la sua massima espressione la serenità collettiva.

In particolare, voglio segnalare che già nel corso del Consiglio Comunale dell’ormai lontano 16 luglio, avevo sollevato, nello spazio dedicato alle comunicazioni, la questione relativa alle mancanze strutturali di Piazza S. Antonino, in particolare, l’assenza di rastrelliere per le biciclette.

Oggi, voglio nuovamente rilevare tale problema in quanto lo stesso, seppur prima facie superfluo, comporta gravi disagi e interrogativi.

Innanzitutto, ricordo che Piazza S. Antonino è stata di recente ristrutturata. Tralasciando per un momento i commenti in merito alle fioriere spesso trascurate e quant’altro di opinabile, occorrerebbe chiedersi se il denaro investito non sia bastato per poter dotare la piazza almeno di alcune rastrelliere per bici (forse non sono rimaste più risorse dai tempi del fantastico ed “economico” ulivo).

Fatto sta che, a fronte di ciò, le biciclette vengono appoggiate in giro per la piazza, contro i vari muri e, soprattutto, sotto i portici del Teatro Municipale.

Inutile rilevare che ciò comporta, innanzitutto, una visione meno ordinata della Piazza, fulcro fondamentale per il centro storico, e, in secondo luogo, disagi per quanto concerne l’architettura della “nostra piccola Scala” e, altresì, il suo prestigio, presentandosi, per coloro che passano in quella zona, come un deposito bici all’aperto.

Per queste ragioni, ritengo che l’Amministrazione debba attivarsi in merito, onde evitare che anche i pochi che bazzicano nel centro storico decidano di non farlo più.