Venezia, Bellocchio: “Io sconfitto ma non provinciale”

“Ho partecipato alla competizione e sono stato sconfitto. Questa è un’indubbia verità”. Così Marco Bellocchio, in una dichiarazione firmata, commenta il verdetto della giuria della Mostra del cinema di Venezia che si é chiusa ieri senza nessun riconoscimento al suo film in concorso Bella addormentata, ispirato alla vicenda di Eluana Englaro. E che oggi lo vede protagonista della discussione sulla sua mancata vittoria, e sull’ennesima sconfitta del cinema italiano. “Era nel conto. Lamentarsi, no. Ora mi viene in mente – aggiunge Bellocchio – un po’ scherzosamente di Charles Aznavour nella versione italiana e quel passaggio ‘la dignita’ devi salvarla malgrado il male che tu senti, devi partir senza tornar…'”.

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Continua Bellocchio: “La sola cosa che mi viene da pensare é la critica, pare di un membro della giuria, rivolta al cinema italiano, che sarebbe troppo provinciale, autoreferenziale, non si occuperebbe di temi universali”. E il regista si scalda, non ci sta: “Ora io di questa imbecillità io ne ho piene le scatole. L’eutanasia, la tragedia o il dramma del fine vita sono forse un tema provinciale? Accetto la decisione della giuria (avendo accettato di partecipare al concorso) che ha giudicato secondo la sua idea di bellezza: i film premiati erano i più belli. Basta. Ma non ci vengano a dare lezioni su cosa gli italiani dovrebbe raccontare al cinema”.