Il capo della Protezione Civile ha annunciato che l'operazione di parbuckling (tecnica molto diffusa nell'800: i marinai la utilizzavano per caricare sulle navi, o per scaricare, merci pesanti come barili, cannoni o balle di fieno) è conclusa. Sono le 4 di notte e sono passate 19 ore di lavoro: "Possiamo dire che l'operazione si è conclusa – ha annunciato Gabrielli -. La nave ora si è appoggiata sulle piattaforme". Agli straordinari lavori, come Radio Sound/Piacenza24 aveva anticipato più di un anno fa, ha partecipato anche un'azienda piacentina: l'azienda meccanica Cima spa che è stata interessata nel progetto degli americani della Titan Salvage che insieme alla Micoperi di Ravenna si sono occupati della rimozione del mastodontico relitto Costa Concordia da oltre 114mila tonnellate arenato a poche centinaia di metri dalle spiagge dell’isola del Giglio, nell’arcipelago toscano. L’azienda piacentina, che ha sede e stabilimento nella zona industriale della Caorsana, è stata coinvolta – insieme ad alcune altre ditte italiane che realizzano piattaforme petrolifere e che quindi hanno bacini di montaggio in banchina – per la realizzazione di strutture in carpenteria da 3mila tonnellate l’una che sono state ammarate, fissate quindi nel fondale a ridosso della nave arenata dallo scorso gennaio (2012) dopo la sciagurata manovra del comandante Francesco Schettino costata la vita ad almeno 16 persone.
La Cima, storica azienda meccanica del nostro territorio, è coinvolta nel progetto (che in totale costerà più di 300 milioni di dollari) con due missioni specifiche: ha fornito dapprima delle pompe ad altissimo contenuto tecnologico che sono servite a “iniettare” cemento nella roccia in profondità, sotto la “pancia” del relitto, per la costruzione delle megastrutture che hanno permesso la rimozione della nave; sempre la Cima si è occupata poi di realizzare alcuni componenti delle strutture in questione. “Il problema è che dobbiamo fare tutto questo in tempi strettissimi, senza sgarrare di un solo giorno la consegna” aveva spiegato Ettore Dordoni di Cima spa. Tempi strettissimi perché a primavera il colosso Costa, lungo quasi 300metri, dovrà essere completamente rimosso".
E dopo? Che ne sarà di una nave da crociera costata milioni di dollari? Verrà recuperata? Assolutamente no: i 300 milioni di dollari serviranno per rimuovere il relitto che successivamente verrà tagliato in più pezzi e distrutto.