Prezzi uve bianche in aumento, più “salati” Ortrugo e Malvasia

Si è riunita in questi giorni la Commissione Prezzi della Camera di Commercio per la rilevazione dei prezzi delle uve per l’anno 2012. “Un passo importante e significativo, però, è stato compiuto grazie a Coldiretti, sottolinea il responsabile della Commissione Vitivinicola Andrea Poggi; abbiamo messo sul tavolo della discussione tutte le istanze emerse durante l’incontro della settimana scorsa con gli imprenditori vitivinicoli dell’Organizzazione e finalmente la filiera presente ha constatato l’importanza della qualità e soprattutto di un suo riconoscimento anche in termini di prezzi”.

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“Come da previsione, visto l’andamento della vendemmia, dove si è riscontrato un forte calo produttivo, ma una qualità elevata, ribadisce Dario Panelli, responsabile del servizio vitivinicolo di  Coldiretti Piacenza,  i prezzi delle uve bianche DOC hanno subito un incremento del 5% per l’Ortrugo e del 15% per la Malvasia. Nella stessa commissione abbiamo voluto fortemente che fossero rilevati anche i prezzi delle uve rosse, essendo ormai imminente la vendemmia. Il Gutturnio ha avuto un aumento del 35% rispetto allo scorso anno”.

“Possiamo sottolineare, continua Panelli che i prezzi restano conformi all’attuale andamento di mercato e pur non permettendo margini di reddito,  sono in grado di coprire almeno i costi di produzione”.

“Certo questi prezzi non sono sufficienti per coprire le perdite degli anni passati, ribadisce Poggi, ma ci auguriamo che l’intera filiera abbia, quanto meno compreso che senza uva non si può fare il vino e senza gli imprenditori vitivinicoli che con passione e professionalità garantiscono la qualità di questo prodotto, difficilmente riusciremo a continuare a considerare il comparto enologico un fiore all’occhiello di Piacenza”.

“Grande soddisfazione, quindi in casa Coldiretti per questo risultato, che per voce di Giuseppe Saccomani, membro di giunta e imprenditore vitivinicolo riconosce un primo passo avanti nella giusta direzione. Questi prezzi, almeno per il Gutturnio permetteranno ai nostri imprenditori, dopo diversi anni di situazione problematica di poter vendemmiare con un po’ più di ottimismo; con l’auspicio che questo sia un ulteriore tassello per valorizzare effettivamente solo il vino di qualità.”