Trespidi: “Chi vuole la Grande Emilia spinge Piacenza verso la Lombardia”

AGGIORNAMENTO – Ancora dichiarazioni in merito ai previsti accorpamenti, in particolare con Lodi, che potrebbe dare a Piacenza il titolo di capoluogo. Evenienza che per il momento si mantiene a debita distanza. Il presidente della provincia di Lodi, Pietro Foroni, ha sottolineato di trovarsi di fronte a un bivio: “la scelta” – ha detto – “è seguire alla lettera i criteri della normativa oppure predisporre una proposta alternativa che non tenga conto dei due parametri fissati per la sopravvivenza dell’ente.” Il tutto in attesa dell’incontro tra il presidente della provincia di Piacenza, Massimo Trespidi, e quello di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che dovrebbe tenersi in questi giorni. Ieri Trespidi, in occasione della sua partecipazione al Valtidone Wine Fest di Borgonovo, non ha mancato di ribadire la propria contrarietà all’ingresso di Piacenza nella cosiddetta “Grande Emilia”.

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TRESPIDI AL VALTIDONE WINE FEST – “Chi oggi insiste per la grande provincia dell’Emilia con una provincia di due milioni di abitanti, non fa altro che spingere Piacenza verso la Lombardia”. Lo ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi durante l’inaugurazione del Valtidone Wine Fest che sabato e domenica ha tenuto la prima tappa a Borgonovo Grande successo per un evento giunto alla sua terza edizione. In piazza della Rocca re indiscusso della giornata l’Ortrugo Doc in ogni sua espressione: Fermo, Frizzante, Spumante. Oltre 30 produttori presenti, insieme a tanti sommelier. Tanti anche i prodotti tipici da degustare nel paese, il tutto accompagnato da una serie di eventi di intrattenimento che hanno fatto da contorno alla Festa d’la Chisöla, organizzata dalla Pro Loco. Ad inaugurare il Valtidone Wine fest c’era ieri il presidente della Provincia Massimo Trespidi, che ha definito l’evento “il fiore all’occhiello delle manifestazione enogastronomiche della nostra provincia”.

Nel corso della cerimonia di apertura Trespidi è tornato a toccare il tema del riordino delle Province spiegando le ripercussioni negative che avranno Piacenza e il suo territorio se si andrà nella direzione della Provincia Grande Emilia, intesa con essa l’area vasta che comprenderebbe le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. “Continua a non convincermi l’ipotesi di provincia Grande Emilia. Per prima cosa perché diventerebbe una provincia di due milioni di abitanti e con 182 comuni. Poiché secondo il Governo dovranno essere enti di secondo livello eletti da assemblee di sindaci e amministratori locali, pensiamo cosa significhi riunire rappresentanti di due milioni di abitanti. Credo che la nostra identità verrebbe affogata, annegata. E poi credo che abbiamo già qualche esempio della Grande Emilia, perché la nuova Agenzia regionale che gestisce il servizio idrico e quello dei rifiuti e accorpando questi territori, sta dando un pessimo esempio. Atersir prima di nascere ha già subìto tre proroghe, basta chiederlo ai sindaci piacentini per capire di che umore siano. La situazione non è sotto controllo, il danno è per gli utenti-cittadini”.

E a Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma che caldeggia la Provincia Grande Emilia, Trespidi ha ribattuto così: “Nell’ipotesi della Grande Emilia, il capoluogo sarebbe Parma visto che ha il maggior numero di abitanti. Questo spiega il motivo per cui Bernazzoli spinge in questa direzione. L’altro motivo è che Reggio Emilia non vuole accorparsi con Modena. Le province che risulterebbero maggiormente penalizzate sarebbero Piacenza e Modena”.