Accorpamento 118, Lusenti: “In tempi brevi” ma poi smentisce l’accelerazione

“La Regione ha precisato che le notizie uscite non corrispondono all’impegno assunto da Lusenti”. L’assessore alle Politiche per la Salute, viste le dure reazioni dal territorio piacentino, si è affrettato a ridimensionare le parole espresse sul tema dell’accorpamento del 118. Lo ha comunicato al sindaco di Piacenza, Paolo Dosi che è stato contattato direttamente in mattinata. “ha confermato l’impegno preso nell’ultimo incontro a Bologna” ha spiegato il primo cittadino, ribadendo: “Nessun impegno è stato assunto e il progetto procederà in forma partecipata dopo il prossimo incontro”.

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LE REAZIONI ALL’ACCELERAZIONE SULL’ACCORPAMENTO DEL 118

“Ancora una volta Lusenti ha proceduto con metodo arrogante e poco coerente” sono state le parole del presidente della Croce Rossa, Domenico Grassi, che non usato mezze parole: “Aveva detto che ci avrebbe interpellato e non l’ha fatto. Noi stasera cercheremo di parlare con Errani, sempre se ce lo consentirà e poi con l’assessore alle Politiche per la Salute” E ha concluso: “Per noi è uccel di bosco, quando dobbiamo discutere non si riesce mai a trovare”.

Oppure: “Le persone che hanno pensato a questa soluzione non hanno alcuna preparazione e cultura in questo campo”. Durissimo anche il commento del presidente della Croce Bianca di Piacenza, Giancarlo Carrara alle parole dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Carlo Lusenti riguardanti l’accorpamento del 118.

Il progetto, da alcuni mesi pensato dalla Regione per ottimizzare le risorse, ha sempre trovato, soprattutto nel piacentino, la netta contrarietà dei diretti interessati, cioè le associazioni di volontariato che operano nel campo dell’assistenza sul campo. Questo perché il territorio di confine, tra Emilia Romagna e Lombardia, si sente tra i più penalizzati in eventuale riorganizzazione regionale, che avrà Parma come sede centrale.

“L’obiettivo della Regione è arrivare, in tempi brevi ad avere solo tre centrali operative del 118, che copriranno aree geografiche vaste. Una con sede a Parma, per l’area nord dell’Emilia, la seconda per l’area centrale, con sede a Bologna e infine, quella della Romagna”. Così si è espresso ieri l’assessore, intervenuto alla festa del Partito Democratico di Modena, mandando su tutte le furie le associazioni volontarie piacentine.

Oltre al presidente di Croce Bianca, Giancarlo Carrara, appreso l’auspicio di Lusenti, in mattinata Croce Rossa, Anpas, Misericordia e Progetto Vita hanno ribadito la loro contrarietà al progetto, ma non solo. In loro è infatti stato grande lo stupore per questa accelerazione, visto che nei mesi scorsi era arrivata dal presidente della Regione, Vasco Errani la rassicurazione che il percorso sarebbe stato graduale e partecipato. Così non è sembrato ai volontari, ai quali non è stato comunicato nulla in questi giorni e per questo hanno deciso di reagire, interpellando direttamente il Prefetto, Antonino Puglisi.

I dettagli dei disagi ai quali saranno soggetti i piacentini sono stati illustrati, amaramente, sempre dal presidente Carrara, che fa parte anche della Commissione regionale: “Le ricadute riguarderanno i ritardi delle autoambulanze del 118”. Un’ingerenza politica nei valori della salute per Carrara, che ha precisato: “Non ha senso. Il politico deve dare il compito agli esperti di portare avanti un discorso e questo non è stato fatto.  Siamo contrari dopo aver constatato la realtà, perché avremo dei ritardi quando ci sarà bisogno di una emergenza- urgenza. Con tutte le conseguenze facilmente ipotizzabili per la salute dei cittadini”.

Sul tema s’è espresso anche l’onorevole Tommaso Foti del PdL, che ritiene l’eventualità di tale unificazione solo la prima di una lunga serie di umiliazioni per il territorio piacentino. Di seguito il comunicato ufficiale inviato dalla sede locale del PdL:

“La comunicazione resa dall’assessore Lusenti alla festa dell’Unità di Modena sull’unificazione della centrale unica del 118 è l’antipasto che la Regione Emilia-Romagna ci serve. Le umiliazioni per Piacenza saranno, dopo il riordino delle Province, ben più evidenti e pesanti, con buona pace di chi pensa che trattare o piegare la schiena serva a qualcosa ”, lo afferma il deputato piacentino Tommaso Foti (PdL).

“Ancora prima del merito, in questa vicenda stupisce il merito – continua la nota dell’esponente azzurro – solo che si pensi che la decisione dell’assessore di istituire un’unica centrale del 118 a Parma non è stata comunicata in una sede istituzionale, come era doveroso, ma alla festa del suo partito. Per conoscere cosa riserva la Regione al nostro territorio si dovrà, dunque, in futuro partecipare alla festa dei bolliti?”.

“Quanto all’accorpamento della centrale unica del 118 a Parma – evidenzia Foti – occorre dire  che proprio l’assessore Lusenti aveva sostenuto che ogni decisione in merito era subordinata alle valutazioni che un gruppo tecnico appositamente istituito avrebbe dovuto esprimere. E’ almeno possibile conoscere se il detto organismo tecnico si sia espresso e quali indicazioni abbia fornito? “

“Appare in ogni caso evidente – afferma l’esponente del PdL – che Lusenti si è fatto gioco dei vertici delle istituzioni piacentine ai quali solo pochi giorni fa aveva assicurato ben altro: libero l’assessore alla sanità di cambiare idea, ma almeno ragioni di rispetto istituzionale avrebbero dovuto sconsigliare allo stesso di rendere edotti gli interessati a mezzo stampa.”

“Non resta che augurarsi – conclude Foti – che la decisione annunciata da Lusenti non abbia seguito alcuno, fermo restando che se il buon giorno della Regione si vede dal mattino, per Piacenza è notte fonda.”