Il caldo asfissiante, l’assenza prolungata di Alessandro Garofalo, il recupero dal problema alla mano di Frison, sono problemi che avrebbero potuto condizionare in maniera negativa questa prima settimana di preparazione, invece Claudio Coppeta, tecnico del Bakery basket Piacenza, appare non solo sereno ma anche contento del lavoro svolto.
“Sono soddisfatto – ammette il coach di ritorno – del lavoro che i ragazzi hanno svolto fino ad adesso. Stanno reggendo molto bene i carichi di lavoro pesanti che il Preparatore Prof. Merli ha fatto svolgere loro fino ad ora e stanno reagendo molto bene anche agli stimoli mentali che gli sta proponendo la staff tecnico. Prima del raduno credevo di non essere cosi avanti solo dopo una settimana”.
Quindi nessun problema dall’assenza di Alessandro Garofalo?
“Per adesso no. Siamo ancora in fase di costruzione e possiamo tranquillamente aspettare un giocatore che fortunatamente sembra pronto oramai ad unirsi a noi”.
Che tipo di squadra sta nascendo?
“Io associo a questo gruppo l’idea di una squadra frizzante, perché vedo che nasce una squadra che sarà spinta dall’entusiasmo e dalla verve dei “piccoli”. Ripeto sono contento della risposta di tutti, ma mi stanno sorprendendo in particolare Frison ed anche Massari che negli ultimi due anni è maturato molto in termini tecnici ed anche di personalità”.
Che risposta aspettavi da Piacenza e che cosa stai riscontrando?
“Ero da troppi anni distante da Piacenza per avere aspettative alte, invece mi è capitato quando mi trovo a girare in città di avere dimostrazioni di interessi nei confronti della nostra realtà che non mi sarei mai aspettato. Certo il fatto di essere diventati la prima squadra della città in una Piacenza che negli ultimi anni aveva imparato a conoscere il basket grazie agli splendidi campionati dell’UCP non può che aiutarci ma nello stesso tempo anche stimolarci per essere all’altezza delle attese”.
Ma quale sarà il vero obiettivo di questa Bakery?
“Di certo noi vogliamo essere protagonisti di questo campionato. Questo è il nostro vero obiettivo, lasciare un impronta di gioco e di stile. Per il roster che abbiamo, per la città che rappresentiamo noi non possiamo limitarci al piccolo cabotaggio. E quindi ribadisco, vogliamo diventare protagonisti senza porci né limiti né obiettivi di classifica”.