C’è speranza per 300 esodati piacentini, potranno andare in pensione in deroga

C’è speranza per 300 esodati piacentini, cioè coloro che hanno visto il diritto ad andare in pensione allontanato dalla riforma voluta dl governo Monti. Lo ha annunciato il sindacato Cisl, guidato a livello locale dal segretario Marina Molinari, che in un comunicato ha spiegato in che modo è possibile rivolgersi ai propri sportelli per conoscere la possibilità di andare in pensione in deroga alla riforma. Entro il 21 settembre gli esodati piacentini potranno verificare chi è in salvo dalle nuove norme.

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Di seguito il comunicato di Cisl Piacenza:

Esodati. Una parola che in realtà raggruppa diverse categorie di lavoratori. Alcune di esse oggi possono essere definite salvaguardate dalle decisioni che il governo Monti, incalzato dai sindacati confederali, ha adottato e sono attualmente vigenti. Purtroppo la vicenda che ha evidenti costi umani ha ancora dei connotati in via di definizione. A partire dai numeri, cioè delle persone, in gioco. E’ l’inps con le sue agenzie territoriali cui spetta mettere in atto le procedure preliminari di verifica della potenziale inclusione del lavoratore tra i soggetti salvaguardati. Si stima che questa fase, a livello nazionale, dovrebbe concludersi entro fine settembre. A quel punto sarà stilata un elenco definitivo, il cui criterio ordinatorio della sarà quello della data di cessazione del rapporto di lavoro. I numeri effettivi dei lavoratori potenzialmente in possesso dei requisiti per accedere al beneficio della salvaguardia stanno quindi per essere determinati ufficialmente.
Lavoratori in mobilità ordinaria e lunga, titolari di assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà e autorizzati al versamento della contribuzione volontaria: sono questialcuni dei potenziali beneficiari della “salvaguardia pensionistica”. Questi soggetti, in sostanza, potrebbero accedere alla pensione secondo le vecchie regole, in vigore prima della riforma previdenziale.
A queste persone l’Inps sta inviando una lettera, contenente l’invito a recarsi presso lo “Sportello Amico” dell’Inps o presso i patronati, entro il 21 settembre.
Lo scopo è quello di verificare le singole situazioni contributive e assicurative del lavoratore incluso nella lista dei potenziali “salvaguardati”.
Gli utenti, dunque, potranno rivolgersi a tutti gli uffici dell’Inas sia per un controllo dei dati in possesso dell’Inps, sia per la successiva presentazione – in via telematica – della domanda di pensione.
Per richiedere questo tipo di assistenza non è necessario aver ricevuto la lettera dall’ente previdenziale, che potrebbe non essere a conoscenza della specifica situazione di alcune persone: chiedere al patronato di effettuare lo screening potrebbe rivelare che si hanno comunque i requisiti per rientrare nell’elenco di coloro che potranno andare in pensione in deroga alle nuove norme.
Dovranno invece fare domanda di accesso alla lista i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro sulla base di accordi individuali o collettivi, gli esonerati del pubblico impiego o chi è in congedo straordinario per l’assistenza ad un figlio disabile. Per loro sarà necessario presentare una richiesta apposita, entro il 21 novembre, alla Direzione Territoriale del Lavoro, che comunicherà all’Inps l’effettiva esistenza dei requisiti necessari per rientrare nella platea dei derogati. Anche questi lavoratori potranno far ricorso all’assistenza del patronato, per essere seguiti nell’intera procedura.
Tutti i cittadini, sia del settore privato che di quello pubblico, che hanno una prospettiva di accesso al pensionamento nel periodo 2012 – 2013, sono quindi invitati a rivolgersi all’Inas che garantirà gratuitamente una accurata verifica del proprio profilo previdenziale.