Grande Drago, tre arresti nella Bassa: “Agevolavano la ‘ndrangheta”

“Fiancheggiavano appartenenti al clan di ‘ndrangheta della cosca di Cutro, operante in provincia di Piacenza”. Con queste accuse, dopo dieci anni dal suo inizio, il processo nato dall’operazione denominata “Grande Drago” ha portato all’arresto di tre persone, di origini calabresi, imprenditori nel settore edìle che operavano nella zona di Monticelli d’Ongina. L’accusa nei loro confronti è di concorso esterno in associazione mafiosa. “Con il loro lavoro hanno agevolato la rete della ‘ndrangheta nel perseguimento dei propri fini illeciti”, si legge nelle motivazioni della sentenza definitiva, che ha ormai passato i tre gradi di giudizio. Lunedì sono stati i carabinieri di Cremona ad eseguire gli arresti di Antonio Esposito, Michele Messina e Giuliano De Santis, per condurli nel carcere cittadino. I tre, originari di Cutro ma residenti tra le provincie Lombarda e Piacentina, dovranno scontare pene comprese tra i due anni e i due anni e mezzo di reclusione. Antonino Esposito, 54 anni, due anni e sei mesi; Michele Messina, 67 anni, due anni e sei mesi; Giuliano De Santis, 45 anni, è stato condannato a due anni.

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