Dopo un incontro con le banche, domani il commissario delegato per la ricostruzione e presidente dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani firmerà un’ordinanza sul ripristino delle case danneggiate dal terremoto e classificate secondo le schede Aedes nelle categorie B e C.
Errani, dopo un approfondito confronto con i sindaci delle zone terremotate avvenuto questo pomeriggio nella sede della Regione a Bologna, ha annunciato le modalità di erogazione dei contributi per quei cittadini che già ora abbiano deciso di intervenire nella ristrutturazione dei propri immobili.
Il presidente ha inoltre comunicato che questo provvedimento consente di anticipare i rimborsi, rispetto alla scadenza già prevista del gennaio 2013, grazie a una copertura regionale delle garanzie. I contributi copriranno l’80% delle spese sostenute per i lavori di ripristino e adeguamento sismico e scatteranno per il 40% al primo stadio di avanzamento dei lavori e per il 60% alla conclusione.
“Con i sindaci – ha detto ancora Errani – abbiamo anche definito il percorso per ciò che riguarda il nuovo contributo di autonoma sistemazione (Cas regionale), per l’assegnazione di appartamenti in affitto e, sempre confermando l’obiettivo di chiudere i campi tenda entro l’autunno, abbiamo puntualizzato il lavoro in corso sulle opere provvisionali”. Il commissario ha anche annunciato che domani sarà firmato il provvedimento per ciò che riguarda l’assunzione temporanea, tramite gara, di altri 170 dipendenti pubblici per svolgere le procedure nei Comuni.
Entro 15 giorni sarà varato un altro provvedimento relativo a danni della categoria “E” leggere. Infine, con i sindaci è stato discusso l’avvio di un progetto riguardante i centri storici e gli interventi sugli immobili classificati nella categoria delle “E” pesanti.
Classificazioni di agibilità
A – Edificio AGIBILE
L’edificio può essere utilizzato in tutte le sue parti senza pericolo per la vita dei residenti, anche senza effettuare alcun provvedimento di pronto intervento.
B – Edificio TEMPORANEAMENTE INAGIBILE (tutto o in parte) ma AGIBILE con provvedimenti di pronto intervento. L’edificio, nello stato in cui si trova, è almeno in parte inagibile, ma è sufficiente eseguire alcuni provvedimenti di pronto intervento per poterlo utilizzare in tutte le sue parti, senza pericolo per i residenti.
C – Edificio TEMPORANEAMENTE INAGIBILE da rivedere con approfondimento
Lo stato di porzioni limitate dell’edificio può essere giudicato tale da comportare elevato rischio per i loro occupanti e quindi da indirizzare verso un giudizio di inagibilità.
D – Edificio PARZIALMENTE INAGIBILE
L’edificio presenta caratteristiche tali da rendere incerto il giudizio di agibilità da parte del rilevatore. Viene richiesto un ulteriore sopralluogo più approfondito del primo e/o condotto da tecnici più esperti. Fino al momento del nuovo sopralluogo l’edificio viene considerato inagibile.
E – Edificio INAGIBILE
F – Edificio INAGIBILE per rischio esterno
Per esigenze di organizzazione viene distinto il caso di inagibilità effettiva dell’edificio per rischio strutturale, non strutturale o geotecnico (E) dall’inagibilità per grave rischio esterno (F), in assenza di danni consistenti all’edificio.