La situazione è ancora critica nel Canale Valle di Polignano: idrocarburi nell’acqua impediscono agli agricoltori di poterla utilizzare per irrigare i loro campi, già in sofferenza per la siccità record di questo periodo. Il divieto d’irrigazione è partito dal Consorzio di bonifica di Piacenza dopo aver ricevuto gli esiti delle analisi effettuate nei laboratori dell’Arpa cittadina su alcuni campioni prelevati nel canale in questione; canale in cui era finito l’altro giorno un tir carico di olii esausti e batterie usate e quindi di materiale altamente inquinante, finito in parte nel canale che serve moltissimi agricoltori della Bassa. Il tir era stato rubato poco prima alla ditta Trs di Caorso ma i ladri, evidentemente capaci di rubare ma non di guidare, sono usciti di strada e il mezzo pesante si è ribaltato nel canale riversando in acqua le sostanze inquinanti.
“Abbiamo lavorato più in fretta che abbiamo potuto – spiega Giuseppe Biasini, direttore dell’Arpa di Piacenza – perché sappiamo che la situazione è d’emergenza assoluto per l’agricoltura e ora ci mancava anche il carico inquinante. Purtroppo, infatti, i campioni che sono stati analizzati nei nostri laboratori hanno rivelato una presenza di idrocarburi al di sopra dei livelli di guardia”.
Un esito che ha determinato la decisione del Consorzio di vietare l’utilizzo di quell’acqua per evitare che le sostanze tossiche finiscano su prodotti che a loro volta finirebbero sulle nostre tavola. Irrigazione bandita, dunque, almeno finché non sarà completata la bonifica che è in corso proprio in queste ore.
“Lunedì effettueremo altre analisi e speriamo che siano le ultime” conclude Biasini.