Regione, nasce il GIRER, il Gruppo Interforze per la ricostruzione

E’ stato presentato oggi a Bologna  presso la sede della Prefettura il Gruppo interforze ricostruzione Emilia-Romagna (GIRER) che dovrà  rafforzare l’attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità organizzate nelle aree  del territorio emiliano-romagnolo  colpite dal  terremoto.  “E’ molto importante che siamo insieme. Non c’è una cesura tra lo Stato, gli Enti locali e i cittadini  – ha sottolineato il ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri – soltanto insieme possiamo fare fronte comune contro un nemico che non e’ invincibile. Questo è un territorio dalla moralità  alta, basta vedere come ha saputo reagire al dramma del terremoto. Qui  il Gruppo Interforze darà dei frutti straordinari perchè ha un buon terreno su cui potrà veramente incidere.” “Questa iniziativa – ha detto  il commissario alla ricostruzione e  presidente della Regione Vasco Errani  – costituisce un altro momento di una scelta politica e di governo irrinunciabile: la ricostruzione  non può essere l’occasione  per l’ ulteriormente radicamento della criminalità organizzata nel nostro territorio.”  Dopo la presentazione bolognese, il ministro Cancellieri, il commissario  Errani e il prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia  si sono recati a San Felice sul Panaro per illustrare alle Istituzioni locali, alle forze economiche e sociale il nuovo organismo investigativo.

Radio Sound

I compiti del Girer

Come ha spiegato il Prefetto Tranfaglia, il Girer svolgerà, nell’ambito dei lavori di ricostruzione nelle zone colpite dal sisma, una approfondita attività di monitoraggio e analisi delle informazioni, per rendere maggiormente efficace l’azione di prevenzione e contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. In base al decreto  di istituzione, il Gruppo interforze è istituito  presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza  e sarà costituto  da personale esperto nel contrasto  alle infiltrazioni mafiose nelle opere pubbliche proveniente dalla Direzione centrale della Polizia Criminale, dalla Direzione Investigativa Antimafia, dalla  Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza. A guidare il reparto sarà il vicequestore Cono Incognito.  Il gruppo Interforze avrà due distaccamenti, uno a Bologna e uno a Roma. Duplice  anche la funzione:  sul territorio regionale svolgerà essenzialmente un’ attività di tipo  investigativo su appalti, subappalti e passaggi immobiliari,  a Roma  di  analisi e incrocio dei dati raccolti. “Si tratta di un organismo che svolgerà indagini preventive  a largo raggio e ad altissimo livello professionale  su appalti pubblici e privati – ha spiegato Errani –   noi collaboreremo mettendo a disposizione tutti i dati a nostra disposizione. Si tratta di un impegno forte tra i diversi livelli dello Stato. La presenza della criminalità organizzata in Emilia-Romagna è un elemento reale e che preoccupa, rispetto al quale questa Regione è già da tempo impegnata in un’attività di contrasto e di prevenzione. In questa fase molto delicata, costituita dalla ricostruzione e dai forti investimenti ad essa legati, ci impegniamo a tenere altissima la guardia. Vogliamo che l’Emilia-Romagna non sia terreno fertile e da questo punto vista sarà importante anche la collaborazione di imprese e cittadini.” “E’ un’iniziativa che rappresenta uno sforzo comune  di tutte le Istituzioni e per questa Regione è un impegno che continua per la trasparenza e la legalità dopo la firma, lo scorso giugno del protocollo  di legalità per la ricostruzione – ha aggiunto  l’assessore regionale alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli.

Cosa prevede il protocollo  di legalità per la ricostruzione

Il Protocollo d’intesa di legalità per la ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici del 2012’ è stato firmato lo scorso mese di giugno da Regione Emilia-Romagna, Ministero dell’Interno, Prefetture-Uffici territoriali del Governo dell’Emilia-Romagna, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Provveditorato interregionale opere pubbliche Emilia-Romagna e Marche, Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, Upi, Anci, Unioncamere, Inail, Inps, Direzione regionale del lavoro, Sindacati e Organizzazioni economiche,  Ordini e Collegi professionali del settore dell’edilizia. Il Protocollo punta a dare una risposta efficace per contrastare i tentativi di inserimento della criminalità organizzata e rappresenta un impegno condiviso che affonda le sue radici in due leggi regionali: la n. 11 del 2010 sulla “promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata” e la n. 3 del 2011  per l’”attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.  Il Protocollo prevede in particolare il potenziamento dell’attività di controllo e vigilanza sugli appalti, l’applicazione vincolante dei controlli antimafia, il contrasto ai fenomeni di usura, le liste di merito  in collaborazione con le Camere di commercio, cui le imprese potranno aderire  conformandosi a determinati impegni di  legalità e di qualità (dunque anche la fiscalità e, in collaborazione con Inail, la sicurezza del lavoro).Sarà messa a disposizione, infine, la piattaforma regionale Intercent-ER a favore di Comuni e Province per ottimizzare le spese di appalti di beni e servizi