Rodotà: “La Costituzione strada maestra per uscire dalla crisi”

“Il Festival del Diritto ha trovato la sua casa a Piacenza”. Ne è Stefano Rodotà, da cinque anni direttore scientifico di un festival che, giunto alla sua quinta edizione, affronterà il tema “Solidarietà e conflitti”. Ancora una volta il pool di tecnici che ha pensato al tema di quest’anno è stato purtroppo buon profeta. Un’edizione che, come ha spiegato anche il sindaco Paolo Dosi, non è stato facile architettare, ma che conserva il fascino di sempre, impreziosita da una grande parata di big, tra cui due ministri, Cancellieri e Riccardi. Abbiamo intervistato il professor Rodotà domandandogli quale aspettative nutra da questa edizione che si aprirà il 27 settembre.

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“Le aspettative vanno in due direzioni: l’attenzione della città che mi pare sia stata confermata dalla grande quantità delle proposte partecipate, il che vuol dire che il festival ha trovato il suo territorio a Piacenza, cosa essenziale. Il programma ha cominciato a circolare e ricevo grandi segnali d’attenzione dall’esterno: c’è un forte radicamento ma anche una capacità di attrazione che va al di là. Questo è documentato anche dalla qualità delle presenze. Ormai il festival incontra grande attenzione. Quando chiediamo a personalità significative, ormai non solo non ci sono difficoltà, ma c’è un grande entusiasmo nell’accettare l’invito. Pensiamo a Moni Ovadia che aprirà il festival o a un’analista come Barbara Spinelli. Ho ciato due non giuristi perché l’integrazione tra diverse culture, quella giuridica è un punto di riferimento”.

Anche il programma politico sarà ricchissimo con personaggi come Emma Bonino e Piero Fassino. “Poi credo ci sia questo dialogo importante con la politica, questa volta molto ben incarnata da alcune presenze strettamente legate al tema Solidarietà e conflitti di questa edizione. Abbiamo uno spettro di attenzione e di riferimenti molto largo che conferma quanto avvenuto in passato. Credo che il programma, che è costato molta fatica, ci darà gli stessi risultati degli anni precedenti”.

Un’ultima riflessione sul tema attualissimo Solidarietà e conflitti. “Non a caso abbiamo scelto un anno fa questo tema. Da un punto di ista purtroppo l’attualità e la drammaticità del tema è stata confermata dalle vicende di questi anni. La solidarietà è indispensabile ma difficile. In Europa lo vediamo, ci sono più conflitti che solidarietà, vogliamo rimettere al centro questo tema. Vediamo le disuguaglianze crescenti tra i cittadini che esigono solidarietà. Non nel senso caritatevole, ma nel senso delle situazioni. Siamo tutti tenuti a rispettare gli obblighi di solidarietà politica economica e cosciale. Ancora una volta ci viene in aiuto la Costituzione per vedere quale sia la via maestra per uscire da questa crisi”.

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“Solidarietà e conflitti”: anche quest’anno, nella dicotomia che dà il titolo alla quinta edizione del Festival del Diritto è racchiuso un universo dalle tante sfaccettature, che grandi nomi della cultura, della politica, dell’economia e della società civile italiana saranno chiamati ad approfondire in un intreccio di temi e prospettive.

Alla prestigiosa iniziativa piacentina, che nonostante il periodo di crisi ha saputo affermarsi nel panorama dei grandi eventi culturali italiani, prenderanno parte da giovedì 27 settembre a domenica 30 due ministri del Governo Monti: la responsabile del dicastero dell’Interno Anna Maria Cancellieri affronterà il delicato argomento della necessaria compenetrazione tra solidarietà e sicurezza, mentre il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, già fondatore della Comunità di Sant’Egidio, parlerà di convivenza, da promuovere attraverso una cultura condivisa.

Presente al Festival del Diritto anche Marco Rossi-Doria, sottosegretario di Stato all’Istruzione e esperto di strategie per l’inclusione e contro la dispersione scolastica.

Il mondo politico sarà rappresentato inoltre da Emma Bonino, oggi vicepresidente del Senato e in passato commissario europeo che parlerà della solidarietà in un mondo multiforme, e da Piero Fassino, sindaco di Torino, che affronterà il tema della progettazione della città di domani.

Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’associazione antimafia Libera porterà la propria testimonianza di prete di strada, impegnato da sempre nella lotta per un’Italia più civile e Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, il Servizio missionario giovani, tratterà della solidarietà verso chi è “diverso”, lontano da noi.

Il giornalista e conduttore di La7 Gad Lerner affronterà il tema della convivenza interetnica, mentre Barbara Spinelli, editorialista per Repubblica, porterà la propria riflessione sul futuro dell’Europa.

Di lavoro e di futuro dello Stato sociale parlerà Maurizio Landini, segretario generale della Fiom.

 Tanti i rappresentanti del mondo della cultura presenti, dall’italianista Alberto Asor Rosa all’artista internazionale Moni Ovadia, che racconterà, in un appassionato incontro a palazzo Gotico, la propria esperienza di accoglienza e condivisione.