10 agosto, notte di San Lorenzo, la notte in cui ci si affida alle stelle cadenti per sperare che i nostri desideri più profondi si avverino. Nonostante la tradizionale data del 10 agosto, però, Danilo Caldini del gruppo Astrofili Piacenza spiega che ormai da molti anni l’appuntamento si è spostato alla notte tra il 12 e il 13 agosto, a causa del fenomeno della precessione degli Equinozi.
E quest’anno, chi volesse farsi coinvolgere da questo magico spettacolo della natura, sarà aiutato anche dalla luna come spiega lo stesso Caldini: “Quest’anno saremo accompagnati da luna calante il che significa che per la prima parte della serata non ci sarà la sua luce a rischiarare il cielo, dando possibilità alle stelle di mostrarsi in numero maggiore”.
Ma cosa sono, scientificamente parlando, le cosiddette stelle cadenti?
“Innanzitutto non sono stelle – spiega Danilo Caldini – ma frammenti di una stella, una cometa ad essere precisi. In questo periodo, infatti, la terra attraversa la scia lasciata dal passaggio di una cometa. I frammenti che compongono questa scia impattano contro l’atmosfera terrestre ad alta velocità incendiandosi e dando vita a questa pioggia luminescente”.
Quante “stelle” cadenti si potranno vedere in media?
“Quest’anno la terra non andrà ad impattare precisamente con il centro della scia cometaria – spiega Caldini – motivo per cui l’atmosfera terrestre sarà attraversata da meno frammenti con la conseguenza che le ‘stelle’ visibili saranno meno rispetto agli altri anni. Il che non significa però che saranno poche: nelle zone prive di illuminazione come l’aperta campagna saranno visibili anche 100 stelle ogni ora, in città ci si dovrà accontentare di una stella ogni due minuti”.
Qualche consiglio?
“Solo uno, lasciare la città e recarsi in campagna, in collina o in posti privi di illuminazione elettrica. E poi, ovviamente, sperare nel bel tempo”.