Si è riunito ieri, come richiesto da Confagricoltura già dalla metà di luglio, il Tavolo Regionale per la siccità convocato dall’Assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, per affrontare l’emergenza idrica e definire le azioni da attuare.
La prolungata siccità e un quadro climatico che si prefigura purtroppo stabile per tutto il mese di agosto, hanno determinato una situazione che ha ormai battuto tutti i record negativi. Sono ingentissimi danni per tutte le colture e per gli allevamenti zootecnici, stimati dal 50 al 100% del fatturato nelle aree più colpite della regione.
Per questo l’Assessore, insieme ai colleghi di Veneto e Lombardia, ha già dato segnali al Ministero nei giorni scorsi per attivare la procedura per il riconoscimento dell’evento eccezionale. Tale condizione consentirebbe, infatti, di derogare il Piano Assicurativo Nazionale, che oggi vede come assicurabili i danni da sbalzi termici e siccità, ed attivare così il fondo di solidarietà nazionale previsto dal D. Lgs 102/2004. In termini pratici per le aziende agricole ciò consentirà di ottenere l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e fiscali per gli imprenditori e loro dipendenti; la compensazione in conto capitale o interessi di quota parte della produzione perduta; il trattamento di integrazione salariale per i lavoratori agricoli; l’anticipazione a ottobre del 50% del premio PAC. Questo intervento affiancherà gli impegni già assunti per la fornitura di carburante agevolato e per l’intensificazione della realizzazione degli invasi irrigui, mentre sarà emanato un nuovo bando sulla Misura 125 del PSR che metterà a disposizione 10 milioni di euro per la realizzazione di laghetti interaziendali per l’irrigazione dei campi nei periodi di siccità.
Guglielmo Garagnani, Presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, intervenendo alla riunione, nell’evidenziare la gravità dei danni, paragonabile per impatto economico al recente terremoto, ha condiviso ed appoggiato nell’immediato la richiesta di riconoscimento dell’evento eccezionale ed ha chiesto all’Assessore Rabboni di creare in Regione un “pacchetto siccità” per fare programmazione nel medio e lungo periodo. Indispensabile poi parlare di ricerca ed innovazione, sia per quanto riguarda l’uso razionale della risorsa idrica, sia per quanto riguarda il miglioramento genetico delle coltivazioni attraverso l’uso delle biotecnologie. Garagnani ha anche richiamato l’attenzione sul settore zootecnico, che risentirà della situazione soprattutto nei prossimi mesi e sull’effetto della cementificazione nelle aree di approvvigionamento delle falde. Si è chiesto infine di rinegoziare il Piano di Tutela delle Acque e rivedere i parametri di DMV, a partire da quelli del Po.
Confagricoltura Piacenza, per voce del presidente Enrico Chiesa, spiega come “sia indispensabile nell’immediato, avanzare la richiesta per il riconoscimento dell’evento eccezionale e compensare, almeno in parte, le aziende agricole colpite. Bene quindi- aggiunge Chiesa- l’iniziativa di Rabboni che va in questa direzione. In prospettiva, occorre però attivarsi da subito per riconsiderare, in un quadro organico, tutto il sistema di approvvigionamento idrico del bacino padano e mettere in campo gli strumenti necessari per affrontare il cambiamento climatico in modo da rendere la disponibilità irrigua per le colture, indipendente, per quanto possibile, dall’andamento pluviometrico”.