“La vita agra” di Bianciardi riletto dalla piacentina Chiara Ferrari

E’ stata pubblicata in questi giorni la rilettura del romanzo “La vita agra” di Luciano Bianciardi per la rivista Bibliomanie, di ricerca umanistica e orientamento bibliografico, a cura della piacentina Chiara Ferrari. “Per me è un romanzo da riscoprire, soprattutto di questi tempi” ha affermato l’autrice, che da anni si cimenta in vari progetti di scrittura da “I volatori rapidi” allo studio dei “Cantacronache”.

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Un lavoro di riscoperta e attualizzazione, nato prima di tutto per passione come testimoniano le sue parole nell’intervista  rilasciata ai nostri microfoni (Ascoltabile a fondo pagina).

Il suo lavoro è invece consultabile sul sito di Bibliomanie.it

http://www.bibliomanie.it/la_vita_agra_di_luciano_

bianciardi_chiara_ferrari.htm

“L’ho scoperto lavorando sugli iniziatori della canzone d’autore. E la loro esperienza si chiude proprio nel ’62, anno in cui esce questo romanzo” ha spiegato Ferrari, “e ho trovato molte affinità tra le tematiche di ‘La vita agra’ e alcuni racconti di Cantacronache”.

Un’affinità che mette in luce la realtà dell’Italia durante il “miracolo economico” o la cosiddetta “Milano da bere” ma, per la prima volta, ne fa emergere anche i lati oscuri. “Era un paese che pativa comunque grandi sofferenze, soprattutto nel lavoro. Aspetti che sono diventati evidenti oggi, con la disumanità e la precarietà. In particolare quello culturale” ha riferito la scrittrice piacentina parlando del romanzo, dal quale venne tratto anche un film, omonimo, il cui protagonista era Ugo Tognazzi.

Ma Luciano Bianciardi, scrittore, saggista, giornalista e traduttore grossetano, può essere considerato un precursore anche dello spaesamento del cittadino di fronte alla politica, o meglio, ai partiti: “La vita agra mette in risalto la solitudine, la difficoltà a trovare gruppi con i quali condividere valori e lotte comuni. Da qui la fuga nell’anarchia” ha chiarito Chiara Ferrari.

Il lavoro dell’autrice piacentina, comunque, non si ferma a questa rilettura. Infatti sta già preparando uno studio di come la narrativa ha raccontato Milano, metropoli così vicina a Piacenza, per riscoprire com’è stata descritta la città dagli anni del boom fino ad oggi. Parallelamente, continua anche il progetto di revisione di testi e musica dei “Cantacronache” e un saggio su una rivista dell’università di Bologna, “Storicamente” che uscirà nei prossimi tempi.