Il presidente della Provincia Massimo Trespidi, a pochi giorni dal voto della Camera sulla revisione della spesa pubblica che include il riordino delle Province, precisa che l’Amministrazione di corso Garibaldi non ha al momento presentato ricorso ma è disponibile a valutare questa eventualità se il Consiglio provinciale lo sollecitasse. Si tratterebbe di un ricorso al Tar, e non alla Corte Costituzionale a cui possono rivolgersi unicamente le Regioni, sul provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 luglio scorso (provvedimento che fissava i parametri sulla razionalizzazione delle Province). Si tratterebbe eventualmente di un intervento a sostegno di altre Province ricorrenti; un’azione, quest’ultima, che sarebbe senza oneri a carico dell’Amministrazione provinciale.
“Ricordo inoltre – ribadisce Trespidi – che tutte le opzioni emerse in questi giorni, e mi riferisco all’ipotesi di costituzione della Provincia “Grande Emilia”, su cui ho già espresso forti dubbi e robuste riserve alla luce anche delle difficoltà che abbiamo riscontrato con l’esperienza dell’agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti – Atersir, alla promozione di un referendum e altre, rimangono sul tavolo”.
“Infine – sottolinea il presidente Trespidi – nel caso in cui il provvedimento che uscirà dalla Camera confermasse che le Province diventeranno enti di II livello e che i presidenti di Provincia e i consigli provinciali non saranno più eletti dal popolo, auspico, a titolo personale, che queste Province, allora sì veramente inutili, vengano abolite tutte”.
“Ringrazio – conclude il presidente della Provincia – personalmente il deputato Tommaso Foti, unico dei parlamentari piacentini ad avere presentato oltre ai suoi, tutti gli emendamenti proposti dalla Provincia, dimostrando in tal senso grande sensibilità e disponibilità”.
FOTI PRESENTA GLI EMENDAMENTI
“Comunico di avere provveduto presentare gli emendamenti per l’Aula (il termine per la presentazione degli stessi è fissato per oggi 3 Agosto alle ore 17) che provvederà a discuterli dalle ore 14 di lunedì 6 Agosto. Lo fa sapere il parlamentare del Pdl Tommaso Foti, in relazione al decreto sul riordino delle Province con una mail trasmessa alla stampa, oltrechè al presidente della Provincia e ai sindaci piacentini.
“Per quanto mi riguarda ho sicuramente assolto ogni iniziativa consequenziale – prosegue Foti – al contenuto della missiva da Voi indirizzatami, ma anche e soprattutto ogni dovere di lealtà nei confronti dei piacentini che alla Camera mi hanno eletto. Preciso, altresì, che il “dovere” del parlamentare è – in ogni caso – subordinato al “potere” allo stesso conferito dalla Costituzione e dalle Legge.
In particolare, evidenzio che la questione di fiducia è un istituto riservato in via esclusiva al Governo, previa delibera di autorizzazione da parte del Consiglio dei Ministri, che i regolamenti interni della Camera provvedono unicamente a disciplinare, ma rispetto alla quale nulla può nel merito il parlamentare.
Tanto in quanto, come anticipato già da alcuni giorni dagli strumenti d’informazione, nella predetta seduta di lunedì 6 Agosto il Governo appare intenzionato a porre la questione di fiducia sul testo del disegno di legge di conversione del decreto legge n.95/2012, nel testo già approvato dal Senato, la qual cosa farebbe decadere tutti gli emendamenti presentati”.