Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha fatto visita mercoledì nel territorio comunale di Zerba. Un tour, quello voluto da Trespidi, per verificare le opere realizzate nel piccolo comune della Valboreca, esattamente nel punto in cui quattro regioni e quattro province si stringono la mano. Ad accompagnare il presidente nel tour sono stati il sindaco di Zerba, Claudia Borré, l’assessore Lucia Marcheselli e i consiglieri Piero Massone e Domenico Degli Antoni.
Nella frazione di Capannette di Pei la delegazione piacentina ha incontrato un gruppo di ragazzi (che frequentano le classi dalla prima elementare alla terza media) impegnati con la cooperativa Eureka nelle “Settimane Ambientali” promosse nella cornice dell’Appennino piacentino. Nel capoluogo, Zerba, Trespidi ha invece fatto visita allo spazio riqualificato della Pro loco (costruito in cinque anni grazie a fondi della Regione Emilia Romagna, della Provincia, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del Comune di Zerba). Tappa quindi a Pei al centro subprovinciale di protezione civile realizzato dal Consorzio di Pei con un iniziale contributo della Comunità montana dell’Appennino piacentino e del Comune di Zerba e il sostegno finale della Regione. Il centro si pone come punto strategico di protezione civile per l’intera Valboreca con fini anche di accoglienza e di ricreazione. Lì il sindaco Borrè e il presidente Trespidi hanno salutato un gruppo scout di Milano, accampato nell’area circostante il centro di protezione civile.
“Ringrazio il presidente Trespidi – ha detto il primo cittadino di Zerba – per l’interessamento dimostrato nei confronti dei comuni più lontani della provincia. La presenza sul territorio dell’Amministrazione provinciale è costante e rappresenta un motivo di confronto per gli amministratori di piccole realtà, come appunto Zerba. I momenti di confronto sono il segno dell’attenzione riservata alla montagna”. “Uno degli obiettivi da sempre dichiarati dall’Amministrazione provinciale – ha confermato Trespidi a fine giornata – è la volontà di attuare una politica concreta e sussidiaria di sostegno verso le aree più svantaggiate della provincia. L’impegno e l’attenzione rimangono per questo motivo alti e costanti”.