Il parroco contro gli “shorts” in oratorio: “Ci vuole più rispetto”

Il giorno dopo a Cortemaggiore non si parla d’altro. La notizia della volontà di alcuni ragazzi del paese di organizzare una manifestazione di protesta contro il parroco don Luigi Ghidoni ha attirato anche le attenzioni dei media nazionali. Repubblica, TgCom, Corriere e pure il Tg5 (una troupe questa mattina era a Cortemaggiore) hanno ripreso la notizia pubblicata da Piacenza 24. Sotto accusa l’eccessiva severità di un parroco che negli anni ha più volte scacciato ragazzi e ragazze dall’oratorio don Bosco che si sarebbero resi protagonisti di comportamenti giudicati poco consoni al luogo. A non essere tollerate, ad esempio, le ragazze che vanno in oratorio indossano gli shorts, i pantaloncini corti tanto di moda ora che lasciano scoperta praticamente tutta la gamba. E poi schiamazzi mal tollerati. Insomma, da quando don Luigi è parroco di Cortemaggiore (dal 2003), il rapporto con i giovani è sempre stato tribolato. Al punto che ora alcuni ragazzi, spalleggiati anche dai genitori, hanno organizzato per venerdì alle 18 il corteo. Ma don Luigi come ha reagito? “Mi stupisco di tutto questo clamore – ha detto ai nostri microfoni- se c’era qualche problema genitori e ragazzi potevano venire a parlarmene qui in canonica, come si fa nelle normali famiglie. Mi sembra un po’ eccessivo organizzare addirittura un corteo. Comunque sia, un po’ mi dispiace. ma sono convinto che siano una minoranza”. Poi il parroco prosegue: ” Le faccio una domanda: se lei vedesse in oratoio ragazze in braccio a ragazzi che si fanno coccole, o addirittura che bestemmiano, non li manderebbe via? Io credo che l’oratorio non sia il luogo più consono per certi comportamenti. E così mi limito a farli andare altrove. Non è una questione di centimetri di stoffa, ma di rispetto del luogo”.

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GIOVANI IN PIAZZA CONTRO IL PRETE CHE FA LA GUERRA AGLI “SHORTS”

Ragazze invitate a non entrare in oratorio perché vestite con abiti giudicati un po’ troppo succinti; ragazzi espulsi per qualche schiamazzo di troppo e una serie infinita di episodi che gli hanno fatto puntare il dito contro gli usi e i costumi delle nuove generazioni. Una specie di “guerra” che dura  ormai da nove anni. E così, stanchi di queste reprimende, i giovani di Cortemaggiore hanno deciso di scendere in piazza contro Don Luigi Ghidoni, parroco mai troppo amato da quelle parti.

Lo faranno venerdì, dopo aver ottenuto l’ok dalla questura, alle 18 con ritrovo fissato davanti al comune per tutti coloro che frequentano l’oratorio.

L’iniziativa, alquanto inusuale in una provincia cattolica come quella piacentina, “non ha lo scopo di scendere in guerra ma di aprire un dibattito al quale, speriamo, il parroco possa aderire” hanno spiegato gli organizzatori.

Che il feeling tra Don Luigi Ghidoni e i giovani di Cortemaggiore non sia mai sbocciato non è un mistero per i magiostrini, ma che arrivasse addirittura a creare un malcontento tale da farne scaturire un vero e proprio corteo forse nessuno se lo sarebbe mai aspettato.

L’idea è nata dall’ennesimo episodio di intransigenza del parroco, particolarmente sensibile verso gli usi e i costumi delle giovani generazioni che, negli anni, si sono alternate nell’oratorio Don Bosco, una grande struttura che campeggia alle porte del paese, provenendo da Fiorenzuola.

Un luogo che, in passato, come hanno ricordato coloro che manifesteranno, era molto frequentato nonostante non siano mancati, come avviene un po’ ovunque, problemi e incomprensioni anche con altri parroci. Ma fino all’arrivo di Don Ghidoni, almeno stando alle testimonianze, tutto nella norma.

“Ancora una volta alcune ragazze, in questi giorni, sono state estromesse dall’oratorio perché avevano i pantaloni corti” ha detto uno dei genitori che hanno organizzato il corteo, “questo nonostante i quaranta gradi del periodo”. E non sembra essere stato un caso isolato, visto che in passato “un ragazzo arrivò persino a mettergli le mani addosso, dopo un ruvido rimprovero sulle scalinate del centro ricreativo”.

E’ con il suo arrivo, nel 2003, che le cose cambiano radicalmente. Il prelato, che fino ad allora aveva svolto ruoli “dirigenziali” in Vaticano, catapultato in una parrocchia di confine sembra faticare ad adattarsi alla nuova realtà e a farne le spese, come spesso accade, sono i più giovani. Così, nelle ampie sale dell’oratorio, un tempo affollate di ragazzi di tutte le età, oggi non rimangono che alcuni “superstiti”.

La struttura, sicuramente sovradimensionata rispetto al numero di adolescenti che abitano Cortemaggiore, era stata costruita grazie alla donazione di Enrico Mattei nel 1954, quando l’Agip aveva scoperto un giacimento petrolifero in zona e in televisione scorreva la pubblicità della Supercortemaggiore, la benzina raffinata e commercializzata grazie al petrolio magiostrino.

Ora, dopo anni di incomprensioni, questo corteo “potrebbe aprire un confronto tra parroco e giovani” ha confermato uno dei genitori che scenderanno in piazza con i propri figli: “Se vuole aprire un dibattito sarebbe positivo. Non andiamo in guerra ma i ragazzi sono stanchi del suo comportamento”.