Arci, Anspi, Spi e coop Infrangibile, nuovi aiuti ai terremotati

Mercoledì 25 luglio, da Piacenza è partito un 2° carico (il 1° è avvenuto giovedì 14 giugno) di aiuti per i terremotati attendati di Medolla, un dei Comuni più colpiti dal sisma nel Modenese.

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Sono generi di primaria necessità, segnalati a suo tempo dal Coordinamento di Protezione Civile di Modena e inviati sulla base delle indicazioni operative della rete SPI nel Territorio; un modesto contributo per testimoniare vicinanza solidale e contribuire ad alleviare un poco le condizioni di vita dure, drammatiche presenti.

– sapone liquido e saponette, salviette e fazzoletti di carta, generi alimentari non deperibili (verdure in scatola, sale, passata di pomodoro, riso, olio), tonno in scatola, zucchero, latte a lunga conservazione, assorbenti, pannolini e pannoloni, spazzolini da denti e dentifrici, shampoo, omogeneizzati e latte in polvere per bambini, tovaglioli e asciugatutto di carta, guanti da lavoro, aspirine, disinfettanti, tachipirina, fermenti lattici.

Rappresentano un contributo concreto che cittadini e pensionati, che pure vivono condizioni economiche certamente delle meno serene da tanti anni a questa parte, si sono impegnati a trasmettere a loro corregionali e coetanei colpiti nel profondo da questa disgrazia.

Sono stati già allestiti banchetti di raccolta in piazza, a partire da Borgonovo, che proseguiranno fino alla risoluzione dei problemi connessi alla tipologia della raccolta. In quest’ambito, le sedi SPI presenti in larga parte del Territorio Piacentino, fungono da prima base di raccolta e stoccaggio; poi, in appositi locali messi gentilmente a disposizione dalla Cooperativa Infrangibile, si fa il conferimento in attesa dell’invio. Un lavoro di volontariato puro, una consegna diretta in loco dei beni raccolti, che garantiscono l’assenza totale di qualsiasi rischio di ” dispersione”delle sostanze rese disponibili da chi si riconosce in questo progetto.

Queste iniziative intendono contribuire anche a mantenere ferma l’attenzione attorno ai percorsi operativi di progressivo superamento degli stati di precarietà ancora in essere e destinati, purtroppo, a perdurare non per breve tempo. L’importante è – a partire dalle persone non autosufficienti, dai soggetti più deboli, da quelle, in particolare immigrati regolari e con lavoro e le loro famiglie, che non hanno reti parentali in qualche modo d’aiuto – che con il profilarsi del cambio di stagione, nessuno sia più costretto a vivere attendato che è una condizione, nel lungo periodo, incivile e insopportabile.

Nel ringraziare profondamente quanti hanno contribuito e contribuiranno, sottolineando così una generosità e una sensibilità piacentini degni del massimo encomio, e tutti i soggetti della comunicazione che vorranno dedicare un poco d’attenzione a questo piccolo ma significativo evento, si porgono cordiali saluti.