Da una verifica fiscale, tuttora in corso da parte del Nucleo di polizia tributaria, è emerso che un agente di commercio piacentino, operante nel settore delle insegne luminose, per abbattere i ricavi ed evadere l’imposta sul valore aggiunto annotava, nella propria contabilità, fatture emesse da una società sanmarinese.
Nell’indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica Antonio Colonna e anche grazie all’accordo di cooperazione amministrativa esistente con San Marino, si e’ appurato che la società estera era stata costituita e gestita dall’agente verificato al solo scopo di sottrarre alla tassazione nazionale i propri ricavi e le provvigioni dei suoi sub-agenti, che venivano bonificate dai conti esteri della società ai conti sammarinesi, opportunamente fatti accendere ai vari sub-agenti, i quali provvedevano al ritiro del loro compenso in Italia tramite il normale circuito bancomat.
La preliminare attivita’ si è conclusa con il deferimento all’autorità giudiziaria di 17 persone che dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti oltreché di falso.
Proseguono le indagini e l’attivita’ di verifica per individuare eventuali ed ulteriori soggetti che potrebbero aver partecipato al meccanismo fraudolento creato dall’agente di commercio.