Deturpamento di edifici pubblici. E’ l’accusa di cui si trovano a dover rispondere due ragazzi di Piacenza, uno di 21 anni, l’altro di 17, denunciati nelle scorse ore dalla Polizia municipale al termine di un’indagine coordinata dall’ispettore Massimo Mingardi.
Una serie di segnalazioni specifiche erano arrivate al comando dei vigili direttamente dagli uffici comunali che a loro volta nel corso delle settimane avevano raccolto numerose lamentele e indicazioni da parte dei cittadini stufi di vedere i muri dei palazzi del centro, molti anche di pregio o di grande valore storico, imbrattati e quindi rovinati.
Gli investigatori della Polizia municipale si sono quindi messi al lavoro e nel giro di poco hanno catalogato 73 scritte definibili come veri e propri deturpamenti e soprattutto sono riusciti a risalire ai presunti autori, che sono per l’appunto i due ragazzi ora denunciati.
Un’indagine non facile che i poliziotti hanno svolto non solo in strada ma su internet e in particolare sui social network e su alcuni siti di “writers”, ovvero di artisti di strada specializzati nei cosiddetti graffiti. I quali, tuttavia, proprio durante le indagini della Municipale ci hanno tenuto a prendere le distanze dagli “imbrattamenti” dei due giovanissimi ora nei guai: “Noi non roviniamo palazzi storici e facciamo arte” hanno detto. E di arte pare dunque che non si possa parlare con riferimento alle scritte dei due giovanissimi piacentini che si firmavano “Pak” e “Joke”.
DOSI: “QUESTA SEDE E’ INSUFFICIENTE. LA MUNICIPALE ANDRA’ A PALAZZO UFFICI”
A margine il sindaco Dosi ha fatto un tour negli uffici del comando di via Rogerio e ha proposto “una nuova sede della Municipale a Palazzo Uffici”. “Questa sede è insufficiente alla necessità. Nel progetto di Palazzo Uffici abbiamo inserto anche la nuova sede della Polizia Municipale, visto che l’attuale locale che ospita il Corpo è in realtà un ex edificio scolastico”.