Trecento i detenuti delle Novate entrati da oggi in sciopero della fame per chiedere l’amnistia. Nel giorno di inizio della protesta giunge la notizia che al momento Piacenza non ha il garante dei detenuti, una delle figure di riferimento nel dialogo all’interno delle strutture penitenziarie.
L’11 luglio scorso, in concomitanza con la fine della giunta Reggi che lo aveva nominato, il garante uscente Alberto Gromi ha rassegnato le dimissioni dopo due ani e mezzo di mandato. Ai nostri microfoni Gromi ha detto di essere disponibile a proseguire nell’attività solo ad una condizione: “Ho chiesto all’amministrazione comunale la firma di un protocollo d’intensa, da sottoscrivere con l’amministrazione penitenziaria perché si faccia chiarezza sul ruolo e le funzioni che spettano al garante – ha spiegato senza nascondere un filo di delusione – la cui funzione attualmente non viene riconosciuta istituzionalmente dagli organi del penitenziario cittadino. A Piacenza l’amministrazione penitenziaria può dire “per noi non è nessuno”.
Gromi ha già fatto presente la questione al nuovo sindaco Paolo Dosi e all’assessore competente Giovanna Palladini, auspicando una rapida soluzione.