Franco Marvulli e Tristan Marguet vincono la “Sei Giorni Delle Rose”

Gli svizzeri Franco Marvulli e Tristan Marguet (Ferri) sono i vincitori della quindicesima edizione della Sei Giorni delle Rose, che oggi ha vissuto il suo atto conclusivo al velodromo «Attilio Pavesi» di Fiorenzuola d’Arda (Pc). Per Marvulli si tratta del quinto successo nella manifestazione ideata e volta da Claudio Santi, dopo le quattro affermazioni consecutive conquistate in coppia con Marco Villa (2006), Bruno Risi (2007 e 2008) e Alexander Aaesbach (2009).
Primo sigillo assoluto (peraltro al debutto) per il connazionale Tristan Marguet.
Alle loro spalle, i cechi Milan Kadlec e Alois Kankovsky (Terme Jachymov), la coppia che fin dall’inizio erano sembrati gli avversari più pericolosi degli elvetici. Terzi altri due cechi, Jiri Hochmann e Voitech Hacesky (Acef), la cui regolarità è premiata dal un prestigioso podio.

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L’ultima e decisiva tappa scatta con la Corsa a punti a coppie. Sono i numeri neri ad iniziare la prova, per poi passare il testimone dopo 20 giri a quelli rossi. I traguardi parziali se li aggiudicano Alois Kankovsky (Jachymov), Walter Perez (Alu Tecno), Franco Marvulli (Ferri) e Jiri Hochmann (Acef),
mentre il successo finale lo incamerano Kadlec-Kankovsky. Vittoria doppiamente importante per i cechi delle Terme di Jachymov, perchè consente loro di superare i 200 punti in classifica generale e di conquistare la tornata d’abbuono che li ricolloca a pieni giri insieme a Marvulli-Marguet (Ferri), ma
anche ai connazionali Hochmann-Hacesky (Acef), che, raggiungendo 104 punti, guadagnano a loro volta i primo giro d’abbuono.

Lo Scratch saluta l’affermazione di Leonid Krasnov (Rosti), con una volata tutta potenza. Il torneo di Velocità, dopo le qualificazioni (disputate sui 200 metri lanciati), propone le sue finali e quella per i piazzamenti dal primo al quarto posto vede la vittoria di Shane Archbold (Bft Burzoni), che anticipa
tutti con un allungo a sorpresa subito dopo il via. Alle sue spalle, chiudono nell’ordine Jan Dostal (Arda Natura), Alois Kankovsky (Terme di Jachymov) e il russo Nikolay Zhurkin (Rosti), l’atleta che aveva fatto segnare il miglior tempo in batteria.

Quindi, al via dell’Americana decisiva (con punti raddoppiati a ogni traguardo che finiscono direttamente in classifica generale), la situazione appare abbastanza definita, con le uniche tre coppie a pieni giri nel ruolo di naturali favorite. In testa si trovano ora Kadlec-Kankovsky (Terme di
Jachymov), 217 punti, ma ad una sola lunghezza sono incalzati da Marvulli-Marguet (Ferri), 216 punti. Più staccati, con 104 punti, Hochmann-Hacesky (Acef); quindi il gruppo delle formazioni staccate di una tornata, guidato dai russi Krasnov-Zhurkin (Rosti).
Partenza di gara tranquilla, non succede nulla fino al primo traguardo, battezzato da Tristan Marguet, che subito regala punti molto pesanti alla coppia in maglia Ferri. E’ poi Nicolò Bonifazio (Fiorenzuola) ad imporsi nella successiva volata, quindi è la volta di Franco Marvulli, che consente al tandem Ferri di allungare ulteriormente in classifica generale. Un tentativo di caccia portato dai generosissimi Muntaner-Irvine (Rossetti) si esaurisce in pochi giri, prima dello sprint vincente di Benedikt Kendler (Padana Impianti). Subito dopo, l’Americana «eslode» letteralmente con l’attacco di Hochmann-Hacesky (Acef). Dietro, sono soprattutto leader virtuali Marvulli-Marguet a sobbarcarsi il peso dell’inseguimento. Voitech Hacesky intasca l’ultimo traguardo e continua in una caccia che però si spegne a cinque tornate dalla conclusione.
Ora a giocarsi la Sei Giorni sono rimasti Marvulli-Marguet e Kadlec-Kankovsky e ancora una volta l’ultimo traguardo sarà giudice senza appello. Il duello finale è tra Franco Marvulli e Alois Kankovsky ed è proprio il campione svizzero ad imporsi sul filo di lana, ritagliandosi, con il quinto successo
assoluto, un posto privilegiato nella storia della Sei Giorni delle Rose.

Nel pomeriggio di oggi, si sono concluse anche l’International Track Woman e dell’International Track Young. Nella competizione femminile, successo finale della polacca Malgorzata Wojtyra (Bft Burzoni), davanti alla russa Anastasia Chukova (Arda Natura) e alla ceca Lucie Zaleska (Punto Zenith).
In quella maschile, trionfo dell’italiano Riccardo Minali (Fiorenzuola), che ha mantenuto il comando in tutte e tre le giornate di gara. Il podio è completato da Piero Baffi (Rossetti) e dal ceco Jan Kraus (Terme di Yachymov).