La riorganizzazione del welfare e dei servizi, le politiche attive del lavoro, gare di appalto più attente alla qualità delle offerte, l’abolizione delle Province e il tema della legalità. Sono solo alcuni degli argomenti affrontati nel corso dell’incontro tenutosi nella sede provinciale di Legacoop Piacenza tra il consiglio di presidenza e la giunta comunale a ranghi quasi completi, guidata dal sindaco Paolo Dosi. “Non abbiamo voluto elencare la solita ‘lista della spesa’ delle azioni attese dalla nuova amministrazione – ha spiegato il presidente di Legacoop Maurizio Molinelli – ma abbiamo approfittato di questo primo incontro per offrire la piena disponibilità delle nostre imprese a collaborare per individuare insieme progetti di innovazione e di supporto in un’ottica di maggiore integrazione tra pubblico e privato”. “In questi mesi – ha rimarcato Molinelli – l’economia cooperativa ha retto l’urto della crisi, cercando di privilegiare l’occupazione a scapito degli utili di bilancio: è una situazione comunque delicata, che alla lunga non potrà andare avanti. Anche per questo è fondamentale instaurare un rapporto proficuo e costante con la pubblica amministrazione, per la quale siamo sempre stati interlocutori affidabili”.
Durante l’incontro è stato presentato il neo vicepresidente vicario di Legacoop Fabrizio Ramacci, che ha posto alcuni temi chiave riguardo al sociale: “In tempi di grande sofferenza per il welfare – ha fatto notare – troviamo che sia fondamentale lavorare sull’innovazione e la sperimentazione anche perché alcuni degli attuali modelli non sono più sostenibili, penso in particolare alla gestione delle case protette e ai servizi per l’infanzia. Rispetto ai futuri appalti la richiesta è quella di introdurre un albo dei fornitori per favorire la competizione sana tra le imprese del territorio”. Infine da Ramacci un’osservazione sulle ipotesi di abolizione della Provincia: “Ci sentiamo emiliani e non ci sono i presupposti per rimettere in discussione i confini amministrativi del nostro territorio, in questo senso ci attendiamo un ruolo importante da parte del Comune”.
Da Mara Bonini è stato toccato il tema cruciale del lavoro: “In questa delicata fase storica le politiche attive sono destinate a diventare sempre più importanti, per questo vorremmo sapere se il Comune si candida ad assumere maggiori competenze in vista della riorganizzazione dei poteri amministrativi. Pensiamo che all’istituzione possa spettare uno spazio di intervento importante soprattutto per favorire l’occupazione giovanile”.
Su questo e altri temi le repliche del sindaco Dosi e di alcuni degli assessori intervenuti (erano presenti il vicesindaco Francesco Cacciatore, Franco Timpano, Silvio Bisotti, Katia Tarasconi, Paola Beltrani e Luigi Rabuffi). Raccolte dagli esponenti dell’amministrazione in particolare le sollecitazioni per trovare meccanismi che consentano di discriminare la buona cooperazione da quella cosiddetta “spuria”, mentre in tema di confronto, Dosi si è detto favorevole ad avviare un percorso sistematico: “Con la cooperazione c’è un rapporto radicato, ma la collaborazione ha bisogno di essere rinnovata sulla base di indicazioni e sollecitazioni puntuali”. Il vicesindaco Cacciatore ha sottolineato la necessità di avviare un riflessione sul modello di sviluppo territoriale per Piacenza che coinvolga vari soggetti: “Non solo le organizzazioni economiche come Legacoop, ma anche la Camera di Commercio e la Fondazione di Piacenza e Vigevano: ognuno deve fare la sua parte per compiere un grande sforzo comune di rilancio e di sviluppo”.