Pagavano la merce con assegni rubati e fasulli. Doppia truffa scoperta dai carabinieri, dove in entrambi i casi il bene ambito era la nota affettatrice Berkel, che non brucia la carne.
Due truffatori nei guai, residenti nel Reggiano (Brescello e Cavriago), la terra del culto del salume: sono T.B., 42 anni, e B.G., 27 anni, questi ultimi padre e figlio e A.P., di 59 anni. Tutti arrestate con l’accusa di truffa e ricettazione in concorso. L’arresto è stato convalidato in tribunale e i tre sono stati rimessi in libertà.
I truffatori erano riusciti a impossessassi di un’affettatrice del valore di 7600 euro, pagandola con un assegno rubato destinato al macero perché non aveva l’indicazione “non trasferibile” (l’avevamo trasformato in “circolare”) e rubato da una ditta nel 2009. Nel primo caso la truffa era andata a segno a Milano. Nel secondo episodio i carabinieri sono stati contattati, dai colleghi milanesi.
La vittima, sempre la stessa, li ha riconosciuti al telefono e nel corso di un appuntamento a Piacenza oltre ai due truffatori, c’erano anche i carabinieri con l’affettatrice. All’atto del pagamento la perquisizione del veicolo ha permesso inoltre di ritrovare un altro assegno falso dell’importo di 9mila euro. I tre stavano per acquistare una roulotte il giorno seguente.