Una vera e propria banda dedita all’estorsione di denaro a giovanissimi studenti, avvicinati soprattutto sui pullman che da scuola portavano alle rispettive abitazioni. I carabinieri hanno posto fine a una serie di episodi inquietanti arrestando tre stranieri minorenni, uno dei quali in flagranza di reato.
Due gli episodi accertati, una delle vittime sarebbe stata vessata addirittura da un anno. L’operazione è stata condotta dall’aliquota operativa dei carabinieri di Piacenza ed è partita da una segnalazione arrivata nel maggio scorso da alcuni ragazzi che avevano denunciato il quotidiano “tormento” a cui molti giovani erano sottoposti. I ragazzi salivano sul pullman all’interno del quale venivano loro chieste somme di denaro sotto la minaccia delle botte. I bulli chiedevano i soldi e se il ragazzo tentennava, gli prendevano con la forza il portafogli. Una delle vittime ha raccontato che subiva estorsioni da quasi un anno arrivando a consegnare 150 euro in un solo mese.
Una volta ascoltata la vittima, i carabinieri hanno predisposto diversi servizi di monitoraggio su un pullman che proveniva dalla Valtrebbia. I militari hanno così assistito al momento preciso in cui un giovane straniero “requisiva” un portafoglio con la forza. E’ stato così arrestato in flagranza di reato: si tratta di un macedone 17enne.
Al Tribunale dei minori è stata richiesta un’ordinanza per altri due macedoni residenti uno in città e uno in provincia: uno di 17 e l’altro di 14 anni. Sono accusati di estorsione continuata in concorso e di rapina. Si trovano ora in una comunità di recupero per minori.