Non vuole pagare il biglietto del bus e causa un ritardo di venti minuti

Nell’ambito della tutela del territorio, le pattuglie della Polizia Municipale, hanno intensificato i controlli, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza, con controlli mirati a prevenire gli incidenti stradali, oltre ad assicurare i servizi di routine, sono state impegnate lungo i principali snodi viari al fine di scoraggiare eventuali violazioni del Codice della Strada e di assicurare una corretta viabilità.

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Nel week-end sono stati controllati quaratacinque veicoli,  sono state elevate sette sanzioni.

 Le pattuglie del comando di via Rogerio sono state impegnate anche su altri fronti. Sabato pomeriggio alle ore 16.30 un autista del trasporto pubblico SETA fermo  al capolinea in in piazza Cittadella  segnalava  che una passeggera seduta all’interno del bus, invitata più volte a pagare il biglietto o a scendere  si rifiutava causando quindi un ritardo di circa venti  minuti nella partenza dell’autobus in servizio pubblico.

La quarantenne senegalese, residente nel lodigiano, una volta raggiunta dalla pattuglia, veniva invitata più volte a scendere o a pagare il biglietto ma la signora molto decisamente rispondeva ad entrambi gli inviti con un secco e deciso diniego.

Veniva accompagnata presso il Comando per i controlli relativi all’identificazione e veniva  denunciata all’autorità giudiziaria per interruzione di pubblico servizio  e per la violazione alla legge Bossi Fini perché non era accompagnata dai documenti d’identità.

Nella serata di domenica il tamponamento tra due auto si trasforma in una lite tra la mamma e la fidanzata del conducente.

Il fatto è accaduto domenica sera: una Fiat 5oo tampona una Ford Ka in via Leonardo da Vinci e si allontana, ma viene raggiunta da una pattuglia della Municipale proprio in via Rogerio dopo  che era stata allertata dalla conducente della Ford Ka trentenne piacentina. Alla richiesta dei documenti di guida il diciannovenne ecuadoregno, residente nella provincia di Lodi, che guidava la Fiat della fidanzata in auto con lui al momento dell’incidente, dichiarava di non avere la patente, perché mai conseguita, come verificato dai successivi accertamenti eseguiti. Inoltre anche il veicolo risultava sprovvisto dell’assicurazione.

Una volta espletate le formalità per la compilazione dei verbali per la denuncia all’Autorità Giudiziaria per la guida senza patente e il fermo e il sequestro dell’autovettura, il diciannovenne contattava la mamma per farsi riaccompagnare a casa. Una volta arrivati al Comando, i genitori  in particolare la mamma del ragazzo aveva un vivace scambio di opinione riguardo l’accaduto con la fidanzata del figlio che si concludeva solo con l’allontanamento di una delle due donne.