Addio alla Provincia di Piacenza, in Emilia salta anche Rimini

La “spending review” taglia la Provincia di Piacenza e sembra sia troppo tardi per opporsi al decreto varato dal Consiglio dei Ministri e firmato dal Presidente della Repubblica. Le Province saranno dimezzate entro il 4 ottobre 2012. Con lo stralcio del requisito minimo del numero dei Comuni, è stata scongiurata anche l’ipotesi che Piacenza possa “annettere” tre Comuni parmensi, raggiungendo così due dei tre obiettivi necessari per salvarsi. Restano il numero di abitanti (minimo 350mila abitanti) e l’estensione territoriale (tremila chilometri quadrati). Per entrambi, Piacenza e Rimini sono fuori, e non si torna indietro. Al momento, è previsto l’addio di almeno 42 Province. Altre dieci diventeranno città metropolitane.

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Salvi i piccoli ospedali ma confermato il taglio di 18 mila posti letto ospedalieri. È stato rinviato al 2014 l’aumento dell’Iva. Il governo ha approvato interventi per la riduzione della spesa pubblica che consentiranno risparmi per lo Stato per complessivi 26 miliardi in tre anni. La Camera inizierà l’esame il 31 luglio.

Dal 2013 la Provincia di Piacenza sarà tagliata di altri tre milioni di euro.

“Il governo taglia 150 anni di storia. Pronto a dimettermi”, ha dichiarato il presidente della Provincia Massimo Trespidi che ha lanciato un appello all solidarietà di amministratori locali e associazioni di categoria: “Usciamo dall’ipocrisia, cari consiglieri, è tempo di parlare dei meriti di quanto è stato fatto”.

Intanto il primo cittadino di Castelvetro Francesco Marcotti annuncio l’indizione di un referendum nel caso, molto probabile, che la Provincia di Piacenza venisse accorpata con quella di Parma. “Noi ci sentiamo più vicini a Cremona che a Parma”, esorta il sindaco che intende dare la parola ai cittadini per decidere il cambio di provincia.