Non smette di far discutere la sentenza del Tribunale amministrativo di Parma che ha accolto il ricorso di Marco Colosimo, primo degli esclusi dal consiglio comunale per il centrodestra nella tornata elettorale di maggio e ora ammesso tra i banchi dell’opposizione; secondo i giudici del Tar, infatti, è stato fatto un errore di interpretazione della norma che ha portato a sbagliare i calcoli in base ai quali vengono assegnati i seggi. Morale, la maggioranza – dice la sentenza – aveva un consigliere di troppo, che nello specifico è Sandra Ponzini.
“Nulla di drammatico, ci mancherebbe – ha dichiarato la consigliera appena decaduta dal suo mandato – Ho una vita professionale, ho una famiglia, gli amici. Sarebbe grave se io fossi decaduta per motivi personali di incompatibilità, ma così non è. Se qualcuno ha più diritto di me, prendo atto. Di certo ora andrà chiarita una questione che sarebbe stato meglio chiarire prima delle elezione”.
Una posizione, quella di Sandra Ponzini, giudicata più che legittima da Fabio Callegari, coordinatore piacentino di Futuro e libertà, il partito di Marco Colosimo. Decisamente meno comprensibile, sostiene però Callegari, è la posizione dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Paolo Dosi che starebbe considerando di dare mandato all’avvocato del Comune Elena Vezzulli per fare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione che di fatto ammette Colosimo in consiglio: “Non capisco su che basi possa impugnare una sentenza che non danneggia in alcun modo il Comune. Sembra, al contrario, che l’avvocato municipale voglia essere messo al servizio non dell’ente ma di un partito politico e nello specifico del Pd”.
Intanto nel consiglio comunale del 12 luglio è prevista l’ufficializzazione dell'”ingresso” di Marco Colosimo, il più giovane consigliere mai entrato a Palazzo Mercanti.