Expo, risponde la Elios srl: “Abuso di uno strumento creato per altri scopi”

“La scelta della Prefettura di Milano di emettere una informativa “atipica” a fronte di una indagine ambientale ancora in corso e che non ha alcuna attinenza con le attività mafiose, palesa l’abuso di uno strumento creato per altri scopi, e non trova alcuna giustificazione logica” questa una parte della nota diffusa dalla società piacentina Elios dopo la revoca del contratto di subappalto all’Expo 2015 di Milano.

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Di seguito il comunicato stampa.

In merito al comunicato stampa emesso dalla società  EXPO 2015 con cui si è diffusa  la notizia della  revoca del contratto di subappalto alla società ELIOS srl, anche in qualità di mandataria dell’ATI ELIOS,  operante sull’appalto di rimozione delle interferenze, si comunica che l’impresa ha dato mandato ai propri legali per richiedere l’annullamento del provvedimento della Prefettura di Milano presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Milano stante la palese illegittimità del provvedimento.  L’impresa opera da 11 anni in campo ambientale senza aver avuto alcuna condanna, è stata tre volte coinvolta in indagini a “strascico” condotte nel settore da cui è sempre uscita con l’assoluzione piena, l’ultima non più tardi di ieri. La scelta della Prefettura di Milano di emettere una informativa “atipica” a fronte di una indagine ambientale ancora in corso e che non ha alcuna attinenza con le attività mafiose, palesa l’abuso di uno strumento creato per altri scopi, e non trova alcuna giustificazione logica. A seguito dell’esito del ricorso al TAR valuteremo ogni forma di tutela e risarcimento per i danni economici indotti e diretti che l’impresa sta subendo, arrecando un evidente ed illegittimo pregiudizio, anche in sede Europea. I fatti di oggi pongono l’evidenza sull’inadeguatezza del “Patto di Legalità” così come è costituito per la gestione degli appalti di EXPO 2015, in quanto toglie alla stazione appaltante ogni capacità di valutazione soggettiva della qualità delle  informazioni ricevute ma demanda il tutto ad automatismi operativi. Con buona pace dell’opera.

 


 

“Expo 2015, revocato l’appalto alla piacentina Elios srl”

6 LUGLIO – La società Expo 2015 spa ha annunciato oggi di aver revocato l’autorizzazione al subappalto nei confronti di un’impresa di Piacenza, la Elios srl, attualmente al lavoro nel cantiere per la risoluzione delle interferenze del sito espositivo.

La società milanese che ha in gestione i cantieri per la megaesposizione mondiale ha spiegato in una nota inviata alle agenzie di stampa che la decisione è stata presa sulla base di una informativa della Prefettura di Milano che, “pur non evidenziando tentativi di infiltrazione mafiosa”, ha segnalato “elementi suscettibili di valutazione tali da pregiudicare il rapporto fiduciario tra Expo 2015 e l’impresa con sede a Piacenza”.

Il provvedimento è stato preso nel rispetto del protocollo di legalità firmato poco tempo fa contro le possibili infiltrazioni mafiose nell’evento fieristico milanese. La revoca dell’autorizzazione al subappalto – ribadisce Expo 2015 – è stata assunta avvalendosi della facoltà discrezionale della stazione appaltante prevista dal Protocollo di legalità sottoscritto tra Expo e Prefettura del 15 febbraio 2012. Questa decisione non pregiudicherà in alcun modo la prosecuzione dei lavori secondo i programmi stabiliti”.

E sulla questione si è espresso anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: “La revoca di un subappalto da parte della società Expo è la dimostrazione che i controlli sui lavori sul sito espositivo funzionano e che non c’e’ e non ci sarà spazio per infiltrazioni illegali in Expo 2015. Il Comune e’ stato promotore del Protocollo firmato in febbraio che ha permesso l’intervento di oggi, un Protocollo di legalita’ che, grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, garantisce concretamente la correttezza e la trasparenza delle procedure e degli appalti. Penso che quanto e’ stato fatto su questo fronte possa essere preso ad esempio nel nostro Paese anche per altre grandi opere”.