L’alleanza del mediterraneo salva l’Euro

E’ appena trascorsa una delle settimane più difficili degli ultimi mesi, caratterizzata del Consiglio UE, dalla solita altalena borsistica e dalla semifinale della nostra Nazionale. I primi tre giorni sono stati solo un’attesa forzata alle decisioni che si sarebbero prese durante l’incontro di giovedì e venerdì.

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Lunedì tempestoso per tutte le Piazze finanziarie; il rischio di un flop del Consiglio UE e, una Cancelliera tedesca pronta alla linea dura, porta Milano a toccare un disastroso -4.02%, peggio di lei solo Atene che segna un -6.84%.
Martedì e mercoledì nel segno dell’incertezza; le dichiarazioni di Merkel dopo la bocciatura al piano salva euro ha dichiarato ”nessun debito comune finché vivo” , e l’ultimatum di Monti sul piano anti-spread, portano le borse ad una leggera stabilità, nonostante sia ancora prematuro fare previsioni sulle proposte del vertice; Milano ha fatto registrare un -1.11% e mercoledì ha chiuso positiva a +2.58%.
Una parentesi su un’ importante banca italiana, Monte dei Paschi di Siena, riguarda il nuovo piano per il rilancio del’Istituto, varato mercoledì dal Presidente Alessandro Profumo e l’ad Fabrizio Viola. Una manovra indispensabile che implicherà forti tagli dei costi ( riduzione del personale di 4.600 unità, e la chiusura di 400 filiali),

Giovedì e Venerdì, dopo tanto attendere i vertici europei si sono incontrati e qualche decisione è stata presa. Innanzitutto questi accordi hanno fatto rilanciare le borse Ftse-mib +0.67% e venerdì impennata a +6.59%, in più è stato percepito un pizzico di serenità sulle piazze di scambio che da mesi non si sentiva.
Venendo alla manovra,  la si può brevemente riassumere in : scudo anti-spread (acquisti di titoli di Stato da parte del fondo salva-Stati europeo per limitare i differenziali), un’ unione bancaria (un meccanismo di vigilanza unico nel quale la Bce sarà supervisore), un’ unione economica e monetaria ( più difficile da realizzare in quanto sarebbe una unione di bilancio) e il famoso pacchetto crescita (ricapitalizzazione della Bei e 4,5 miliardi per i project bond per finanziare le infrastrutture).

Spread a 426 punti base.