Nel giorno delle dimissioni di Luigi Ferraroni da segretario della lega Nord di San Giorgio, anche Enzo Varani lascia il Carroccio e si appresta a entrare nel gruppo misto del Consiglio provinciale. In una lettera le ragioni di tale scelta, per la verità già nell’aria da alcune settimane. “Per quanto riguarda la Lega Nord – scrive Varani – purtroppo la mia impressione è che abbia contribuito a in modo negativo a questa situazione e tante volte, da un atteggiamento iniziale molto critico riguardo a certi provvedimenti, magicamente e senza motivo, a poche ore dalla votazione ha cambiato idea, senza specificarne le ragioni, facendo nascere e crescere dei seri dubbi sul vero motivo per cui la Lega Nord di Piacenza ha sostenuto e sostiene la giunta attuale di cui comunque fa parte. D’ora in poi, mi ritengo libero di valutare provvedimento per provvedimento”.
LA LETTERA INTEGRALE DI VARANI
“Mi e’ giunta ora la notizia che Luigi Ferraroni segretario della Lega d San Giorgio, ha pubblicamente rassegnato le sue dimissioni dalla Lega stessa. Sono passati tre anni dalla mia elezione a consigliere provinciale, e pur non condividendo molte delle azioni della giunta, non mi è stata quasi mai data l’opportunità di esprimere il mio dissenso, che è cresciuto man mano nel tempo, ogni qual volta, non mi è stata data l’opportunità di partecipare alle scelte della stessa. Purtroppo non basta organizzare delle riunioni di maggioranza in cui la giunta esprime quello che ha già deciso di fare, e troppe volte sono state spiegate le situazioni o le cose in modo scorretto o troppo parziale per capirne gli epiloghi. Troppe volte le dichiarazioni dei vari componenti della giunta e del suo presidente sono state contraddittorie, creando in me uno stato di confusione politica, generando l’idea di una giunta totalmente inaffidabile. Per quanto riguarda la Lega Nord, purtroppo la mia impressione è che abbia contribuito a in modo negativo a questa situazione e tante volte, da un atteggiamento iniziale molto critico riguardo a certi provvedimenti, magicamente e senza motivo, a poche ore dalla votazione ha cambiato idea, senza specificarne le ragioni, facendo nascere e crescere dei seri dubbi sul vero motivo per cui la Lega Nord di Piacenza ha sostenuto e sostiene la giunta attuale di cui comunque fa parte. D’ora in poi, mi ritengo libero di valutare provvedimento per provvedimento, e di scegliere se sostenerlo col mio voto positivo oppure no. D’ora in poi, mi ritengo libero di proporre mozioni a vantaggio del mio collegio elettorale che obbiettivamente, è stato trascurato in modo evidente dall’attuale giunta che, ha evidentemente pensato in modo particolare alla valtidone ed ad altri territori che non sono San Giorgio Podenzano e la Valnure in generale. Sebbene La Lega Nord a livello nazionale stia proponendo dei cambiamenti, che saranno tutti da vedere e valutare, a livello locale purtroppo assistiamo ad un modus operandi vecchio di 20 anni e non vedo da parte di nessuna delle sue componendi una spinta verso il cambiamento richiesto ai cittadini. Cambiamento che doveva assolutamente arrivare da parte della Lega Nord, movimento che era nato ai tempi proprio per cambiare le cose. Ho sempre pensato che la Lega fosse un movimento rivoluzionario, e sono stato eletto per fare una rivoluzione, che a livello locale si traduce in forte impegno quotidiano, trasparenza totale, azioni importanti per evitare che i soliti noti si spartiscano gli appalti, voce forte a difesa dei propri cittadini, a costo di protestare contro le istituzioni superiori, niente di tutto questo è stato fatto, ma se governare per la Lega di Piacenza significa tirare a campare come farebbe qualsiasi pdellino o qualsiasi politico di centrosinistra, significa che questo non è il mio posto. Non in ultima analisi, nella mia scelta, ho tenuto conto dei miei familiari e degli amici a me più’ cari che, in questo mio percorso mi hanno raccolto più’ volte sostenendomi quando a mano a mano vedevano suffragare le mie iniziative, tutto il mio istinto di gestire al meglio il mio ruolo istituzionale, pertanto, proprio per aderire al mio essere e per rendere merito agli insegnamenti di mio padre, mi concedo la facolta’ esprimermi in ogni forma”.