Cristian Camisa è il nuovo Presidente di Confapi Piacenza, la confederazione delle piccole e medie industrie che sul nostro territorio vanta 250 aziende associate, per un totale di circa 3500 dipendenti e un fatturato complessivo di diverse centinaia di milioni di euro.
Laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Piacenza, 38 anni, sposato con Michela e papà di una bimba di 4 anni, Matilde, Camisa ricopre il ruolo di amministratore delegato della TTA, Centro Servizi per il taglio e commercio di acciai al carbonio, speciali ed acciai inossidabili con sede a Piacenza. Ha cominciato l’attività lavorativa nel Gruppo VOLKSWAGEN Italia come responsabile commerciale di zona VOLKSWAGEN/AUDI, quindi nel 2001 è entrato nel gruppo FIAT Auto nella divisione Consumer Services come Account Manager sui mercati Europei, per un progetto legato alla telematica, acquisendo nel tempo ruoli di maggiore responsabilità, fino a diventare responsabile sui mercati esteri e successivamente diventare Direttore della divisione OEM Infomobility.
Già consigliere di Confindustria e per due mandati Vice Presidente del gruppo Giovani di Confindustria, dal 2010 è entrato a far parte di Confapi, prima con il ruolo di consigliere e poi come membro di giunta di Presidenza con delega ai rapporti con le categorie. Il neo Presidente ha raccolto l’unanimità dei voti del consiglio direttivo, eletto precedentemente con una consultazione che ha coinvolto tutte le aziende associate, chiamate a raccolta nella sala convegni di Gourmet – Villa Calciati a Quarto. “Sono onorato di succedere a una persona come Pier Maria Mantelli, che voglio ringraziare per tutto quello che ha fatto sia dal punto di vista umano, che come imprenditore e Presidente degli ultimi tre mandati – ha sottolineato fin dall’inizio del suo intervento Camisa -. A me toccherà questo importante compito di proseguire la sua opera, in un momento storico eccezionale”. E proprio su quest’ultimo punto, la prima proposta operativa riguarda il principale problema delle PMI, ovvero l’accesso al credito: “Credo che dovremmo riflettere su uno strumento di private equity territoriale e su un “patto territoriale tra istituti di credito” promosso e coordinato dalle istituzioni”. C’è poi il tema dell’IMU, molto sentito da tutto il comparto delle imprese presenti: “Auspichiamo che venga valutata la proposta di riduzione dell’IMU per le aziende già ubicate a Piacenza che dimostrino un incremento occupazionale – ha proseguito il neo Presidente di Confapi Piacenza -. E’ giusto prevedere aliquote ridotte per chi viene da fuori, ma non possiamo discriminare gli imprenditori piacentini virtuosi”. Infine, una mano rivolta al sistema economico-produttivo piacentino: “Lanciamo un tavolo di lavoro di tutte le associazioni imprenditoriali presenti sul territorio, mettendo da parte gli egoismi, i personalismi e gli arroccamenti sulle posizioni di potere acquisito. Utopistico? Forse, ma anche il momento che stiamo vivendo è eccezionale”.
Accolto da un lungo applauso dopo i tre mandati svolti alla guida di Confapi Piacenza, al Presidente uscente Pier Maria Mantelli (nominato poi Presidente onorario su proposta di Cristian Camisa) è toccato il compito di comunicare ai presenti il nome del suo successore e di tracciare un bilancio dell’entusiasmante esperienza vissuta per otto anni alla guida delle PMI piacentine: “Il nostro territorio, così come il Paese, sta soffrendo come non mai e credo che gli economisti e soprattutto la politica hanno profonde colpe per questa crisi – ha rimproverato Mantelli -, stiamo soffrendo un ritardo infrastrutturale, gli istituti di credito che limitano o annullano il credito alle imprese e alle famiglie, grandi imprenditori scorretti, che predicano il made in Italy e poi non fanno niente per salvaguardarlo. Se il sistema politico e sindacale non interverrà con provvedimenti innovativi e radicali il sistema non sarà in grado di reggere”.
Ospite d’eccezione della giornata, il Presidente nazionale di Confapi, Paolo Galassi, ha voluto fare il punto sull’attuale momento vissuto dalle piccole e medie industrie, indicando nel territorio piacentino “una eccellenza, che nonostante la crisi, è riuscita per il momento a salvarsi nonostante mille difficoltà. Per questo motivo le piccole e medie imprese hanno bisogno sempre di più delle istituzioni”.
Non sono mancati gli interventi delle autorità, tra cui il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, e il vicepresidente della Provincia di Piacenza, Maurizio Parma.
IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
Giuseppe Ballotta (Tecnocarp)
Gianguido Bernardoni (Solfarm Europe)
Arianna Burzoni (BFT Burzoni)
Cristian Camisa (TTA)
Antonio Campagnoli (Zeca)
Alfredo Cerciello (Nordmeccanica)
Fabrizio Falaguasta (Agrofata)
Gabriele Fermi (RMC)
Giuseppe Franchi (Escar)
Roberto Gatti (Metalgrigliati)
Giovanni Marchesi (Ediprima)
Corrado Marchetti (Coro Marketing)
Primino Marcotti (Se.Di.L)
Daniela Pilla (Check Up)
Diego Scaciga Della Valle (ISEA)
Armando Schiavi (Schiavi Inerti)
Italo Soncini (IVRI)
Dario Squeri (Steriltom)
Denise Venturati (ACP International)
Pier Maria Mantelli (EMMEPI) – membro di diritto
Giovanna Quattrini (Helid) membro di diritto (Presidente gruppo Donne)
L’IMPEGNO DI CONFAPI PER LE ZONE TERREMOTATE
Il recente sisma che ha colpito l’Emilia ha posto l’accento su una questione particolarmente delicata, ovvero le misure di prevenzione e mitigazione degli effetti di un sisma sugli edifici industriali. E anche il territorio piacentino, sebbene le cartografie lo abbiano escluso da pericolosi eventi sismici, dovrà necessariamente porre maggiore attenzione rispetto a queste delicate tematiche.
Per questo motivo, Confapi Piacenza ha deciso di sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’Associazione degli Ingegneri della Provincia di Piacenza, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una sempre maggior cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e per andare incontro alle crescenti esigenze delle piccole e medie industrie piacentine per ciò che concerne la stabilità dei fabbricati industriali, in ottemperanza alle recenti disposizioni del decreto legge del 7 giugno 2012 sugli eventi sismici.
A questo proposito, l’Associazione degli Ingegneri si è resa disponibile a effettuare tramite i propri iscritti specializzati nel settore (ingegneri civili-edili) un sopralluogo sui fabbricati industriali monopiano per una ricognizione a vista delle strutture portanti e di tamponamento, l’individuazione di uno schema statico adottato in fase progettuale, l’individuazione in base all’anno di costruzione dei carichi di progetto a suo tempo assunti a base del calcolo, l’individuazione di eventuali peculiarità dell’edificio, quali la presenza di soppalchi, scaffalature pesanti, carroponti, magazzini verticali di stoccaggio che possano, in un eventuale collasso, coinvolgere la struttura, causandone il danneggiamento o addirittura il crollo. Inoltre, gli ingegneri andranno a individuare anche le principali criticità esecutive, tra le quali l’eventuale mancanza di adeguati collegamenti tra elementi strutturali verticali e elementi strutturali orizzontali (nodi trave-pilastro) e tra questi ultimi (solai o tegoli e travi), la presenza di elementi di tamponatura prefabbricati non adeguatamente ancorati alle strutture principali, e infine la presenza di tamponature costituite da muri in blocchi di cemento o in laterizio con possibili meccanismi di collasso fuori dal piano di ribaltamento.
“Si tratta di un accordo molto importante – evidenzia il Presidente di Confapi Piacenza Cristian Camisa -, in quanto la sicurezza sui luoghi di lavoro è uno dei temi più cari alle piccole e medie industrie. Il recente sisma in Emilia ha evidenziato che anche il nostro territorio deve premunirsi di fronte ad eventi imponderabili, a maggior ragione perché ne va della vita di tante persone. Le recenti disposizione di legge impongono poi precise disposizioni per i nostri imprenditori e quindi abbiamo voluto andare incontro a queste nuove esigenze, fornendo uno strumento operativo a tutto il nostro comparto”.