Rdb si arrende: produzione ferma, commissari e amministrazione straordinaria

La Rdb si arrende. Gli sforzi e i tentativi per salvare il salvabile erano divenuti da tempo troppo faticosi e impegnativi, in troppe occasioni si ha avuto l’impressione che ci si stesse prodigando per rianimare un cadavere. E infatti è giunto il momento di estrarre dal cassetto la bandiera bianca. La società depositerà questa mattina, al Tribunale di Piacenza, la richiesta di amministrazione straordinaria in seguito al quale verranno nominati uno o più commissari. Avranno tempo trenta giorni per sottoscrivere un programma di recupero aziendale. In questi trenta giorni avranno il compito di decidere se ci siano le condizioni per un rilancio o se sia necessario optare per la liquidazione. Intanto l’attività si ferma. Da lunedì, i 798 lavoratori saranno in cassa integrazione.

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Ultime speranze non tanto per l’azienda quanto per i lavoratori di ottenere eventuali ammortizzatori sociali potrebbero giungere dall’incontro del 3 luglio in ministero come spiega Mario Paolo Carrera di Filca Cisl. “Si tenga presente che la cassa integrazione finisce il 31 luglio, motivo per cui è fondamentale affrettarsi per decidere un piano di sostegno ai lavoratori”.

“E’ doveroso un esame di coscienza da parte di tutti”, commenta Andrea Paparo assessore provinciale al lavoro: “Si poteva fare di più, anche da parte dei soci storici dell’azienda, per preservare un patrimonio così importante.” E intanto l’assessore ha convocato per domani un tavolo con i sindaci interessati dalla vicenda.

“Drammatico epilogo causato da mala gestione. Ora si faccia il massimo sforzo per salvare il salvabile” è invece il commento dell’onorevole del Pdl Tommaso Foti.

 

IL COMUNICATO DI TOMMASO FOTI

“Ora che anche Augusto Federici getta la spugna, sostenendo che nelle verifiche dei conti dell’azienda si sono avute clamorose sorprese, appare fin troppo chiaro che non sbagliava di certo chi, come il sottoscritto, attaccava pesantemente la precedente gestione manageriale della RdB”, lo afferma il parlamentare piacentino Tommaso Foti (PdL).

“Siamo oggi all’epilogo di una mala gestione aziendale perpetuata nel tempo – afferma il deputato azzurro – che lascia, da una parte, i dipendenti della RdB legati a un incerto destino e, dall’altra, ben poche speranze a fornitori e sub fornitori di potere recuperare in modo significativo i crediti vantati nei confronti dell’azienda”.

“Nel mentre appare indispensabile l’attivazione immediata di tutti gli ammortizzatori sociali a favore dei dipendenti della RdB – continua l’on. Foti – occorre uno sforzo comune per cercare di salvare il salvabile: un obiettivo che richiede l’immediata nomina dei commissari giudiziali, non appena le condizioni di diritto lo consentiranno”.

“L’affermazione dei mesi scorsi di un autorevole (quanto ad emolumento percepito) manager di RdB secondo cui la RdB si stava risollevando, è servita solo a cercare di gettare un po’ di fumo negli occhi all’opinione pubblica: i fatti – ribadisce il parlamentare piacentino – ci dicono che, nel volgere di pochi giorni, si è passati dall’uscita di RdB dal segmento Star della Borsa, alla sospensione dello stesso titolo e, infine, alla richiesta di avvio della procedura di amministrazione straordinaria che potrebbe portare alla chiusura dell’azienda. Rimane anche da capire, anche a tutela dei risparmiatori e degli investitori, come possa avere la Consob assentito alla quotazione in borsa di una società che mostra oggi di non avere avuto i fondamentali per accedervi”.

“Da parte mia – conclude l’on. Foti – continuerò ad interagire con i Ministeri preposti per cercare di limitare i danni in una vicenda drammatica per chi la vive, ma i cui responsabili sono ben noti a tutti. Non serviva infatti Cassandra per capire che RdB, in certe mani, sarebbe finita male”. 

 

IL COMUNICATO DI PAOLA DE MICHELI (PD)

“Occorre una mobilitazione delle istituzioni e del mondo produttivo locale per interrompere la deriva dell’Rdb ed esperire un estremo tentativo per salvare un pezzo di filiera produttiva strategica per il nostro territorio”. La sollecitazione arriva dalla parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, che sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione insieme al segretario nazionale Pierluigi Bersani. “Arrivati a questo punto occorrono interventi immediati – sostiene – che innanzitutto non lascino i lavoratori soli e possano offrire una risposta concreta e realistica di natura imprenditoriale, in grado di salvare il patrimonio aziendale e la parte sana della produzione. Quanto al primo aspetto, al Ministero del Lavoro è già stato convocato un apposito tavolo per la definizione degli ammortizzatori sociali; per quanto riguarda il secondo tema cruciale, è necessaria una mobilitazione con rinnovato spirito unitario delle istituzioni, del mondo produttivo e dei sindacati piacentini, per dare una prospettiva di un rilancio industriale vero. Non è infatti escluso che si creino condizioni di mercato propizie per alcune produzioni storiche di Rdb”. “Dal parlamento in questi giorni decisivi – conclude – condurremo un’interlocuzione continua col Ministero e con il tessuto imprenditoriale e le istituzioni locali, perchè si compiano le scelte adeguate alla grave crisi che rischia di contagiare anche l’indotto”.