Il Comitato Direttivo della Cgil regionale dell’Emilia Romagna ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale proclama due ore di sciopero per protestare contro il disegno di legge sul mercato del lavoro in “discussione” martedì 26 e mercoledì 27 giugno in Parlamento. Nell’ordine del giorno approvato, il Comitato Direttivo “giudica punitivo e lesivo nei confronti dei lavoratori” il disegno di legge sul mercato del lavoro e definisce “inaccettabile” la scelta del Governo di porre la fiducia sul provvedimento. Da qui la decisione di proclamare due ore di sciopero con presidi che verranno effettuati in occasione del voto in Parlamento. ”In ogni caso, anche di fronte ad un voto di fiducia, la Cgil – conclude l’ordine del giorno – dovrà continuare l’iniziativa di contrasto per modificare una norma inutile e controproducente per la fase che sta attraversando il Paese.”
“Provvedimento iniquo e inadeguato che non migliora la qualità del lavoro e non aumenterà l’occupazione, soprattutto per i giovani” così il segretario generale della Cgil di Piacenza, Paolo Lanna, chiama a raccolta i lavoratori per lo SCIOPERO PROVINCIALE di due ore, le ultime di ogni turno, con presidio sotto le finestre dell’ufficio territoriale del Governo.
Il sindacato, la Cgil in primo luogo, e molte altre Parti Sociali hanno definito questa legge sbagliata e controproducente. “Non combatte la precarietà, specie dei giovani, perché mantiene tutte le tipologie precarie nate dalla politica liberista dei Governi Berlusconi – spiegano dalla Camera del Lavoro – non universalizza le tutele in caso di perdita del lavoro, anzi riduce drammaticamente la durata dei sussidi (chi andava in mobilità aveva fino a 48 mesi di sostegno, con la nuova legge ne avrà solo 18) e non li estende a chi oggi ne è escluso”. Con questa legge la crisi prosegue e minaccia di provocare ulteriori drammi, specie per i giovani, le donne, i lavoratori anziani e il Mezzogiorno.
Mercato del Lavoro e pensioni. Se con la “riforma” della previdenza, la Cgil aveva da subito denunciato il dramma dei cosiddetti “esodati”, persone senza stipendio né pensione il cui dramma, prima minimizzato dal ministro Fornero, ora sta emergendo in tutta la sua portata, il rischio è quello che lo stesso caso si apra con la riforma del lavoro. “Così come per le pensioni avevamo denunciato l’iniquità di quelle norme e il Governo ha poi dovuto fare marcia indietro sugli esodati, allo stesso modo sul mercato del lavoro denunciamo al pericolosità di norme che rischiano di generare incertezze sui diritti e contenziosi infiniti, anche su questo – conclude la segreteria territoriale della Cgil – si dovrà riaprire la discussione con le parti sociali”. In contemporanea con lo sciopero territoriale piacentino, altre iniziative analoghe sono previste in tutto il Paese con un presidio anche davanti a Montecitorio per cambiare il DDL.
MIUR – UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE STATO DI AGITAZIONE
Presso l’Ufficio scolastico provinciale di Piacenza ubicato a borgo faxhall vi lavorano circa 20 dipendenti. I compiti che svolge sono di coordinamento ed indirizzo sulle procedure di copertura dei posti degli insegnanti nei vari plessi scolastici della provincia di Piacenza. Coordina lo stato giuridico degli insegnanti e l’eventuale contenzioso ecc. L’allarme di riordino e/o di eventuale soppressione rientra nel contesto generale di “spending review” e quindi alla non chiarezza ad oggi sul futuro degli enti sul territorio facente capo al ministero (pubblica istruzione) oggetto di tagli.
Tra le ipotesi , per il contenimento delle spese , era allo studio la creazione di un ufficio unico territoriale che accorpasse tutte le funzioni centrali – necessarie ai cittadini- escluso la giustizia la difesa e gli interni.
Sarà questa la proposta? I sindacati sono preoccupati per la poca trasparenza usata ed è completamente mancato un confronto metodologico che coinvolgesse tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’intesa del 3 maggio 2012 (cgil-cisl uilministero funzione pubblica-regioni- province-comuni).
LEGA NORD – RISCHIO CHIUSURA UFFICI SCOLASTICI PROVINCIALI, CAVALLI (LN): “IL MINISTRO GIARDA GUARDI AL SUD. IL NORD HA GIÀ DATO”
«Per la sua spending review il ministro Giarda guardi al Sud, dove persistono storici sprechi e clientelismi, e la smetta di vessare le regioni del Nord. Non accetteremo che la ghigliottina del ministro tagli pure gli uffici scolastici provinciali, sarebbe l’ennesimo impoverimento per un territorio come il nostro che ha già dato». Così il consigliere regionale Stefano Cavalli (Lega Nord) sul «rischio reale di chiusura degli Uffici Scolastici Territoriali» lanciato oggi dai sindacati. «Mi attiverò presso la Regione – dice il consigliere del Carroccio – per salvaguardare tutti gli uffici scolastici dell’Emilia Romagna e tutelare i posti di lavoro. Siamo stanchi di tagli indiscriminati. Giarda rivolga il suo sguardo al Sud, vi troverà materia per dare legittimo sfogo alla sua forbice. Ma per favore la smetta di rivolgere le sue attenzioni al Nord, per giunta minacciando di tagliare servizi essenziali”.