Euro scelta irreversibile

Il 28 e 29 giugno (si terrà il vertice UE) saranno cruciali per preparare la possibile svolta che potrebbe rilanciare l’Europa. Infatti, dopo il voto in Grecia e il summit del G20 in Messico non abbiamo notato grandi cambiamenti economici. Sul tavolo verrà discusso un possibile scenario di Unione Bancaria, Unione di Bilancio e Unione Politica, con la speranza che, attribuendo i giusti poteri alla BCE, si possa gestire appieno la situazione finanziaria europea.

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Mario Monti, dopo un lunedì nero con un Ftse Mib a -2,85%, conferma che il voto greco non è stato sufficiente e quindi invoca una maggiore integrazione politica. Inversione di marcia per Piazza Affari, martedì infatti l’indice Ftse Mib chiude a +3,35%; bene anche le altre Piazze europee, merito di un rimbalzo da parte di New York (che aspettava con ansia a margine della riunione della Fed), trascinando in positivo anche i listini europei.

Dato significativo riguardante il mattone: calo del 17,8% di compravendite nei primi 3 mesi del 2012; chi ne soffre di più sono gli immobili del settore residenziale e terziario. Mercoledì, la notizia che la Fed venderà titoli a breve per acquistare bond a lunga scadenza dando nuova liquidità alle banche, unita all’effetto G-20, spinge bene le borse europee (Milano +2,13%).

Servono 62 miliardi, è questa la cifra che dovrebbe mettere in sicurezza le banche spagnole; il nostro Premier invece tranquillizza il popolo tedesco affermando che l’Italia non chiederà aiuti. Da qui un nuovo appello dal Fondo Monetario Internazionale : “eurozona a rischio, fondi UE per salvare le banche”. Tutto questo in un giovedì in cui Wall Street perde il 2% frenando anche tutte le altre Piazze; Milano regge e chiude a +0,14%, stabile lo spread a 421 punti base.

Venerdì giornata importante dopo l’incontro a Roma tra Monti, Hollande, Rajoy e Merkel in cui la decisione unanime tra i capi di Stato di Italia, Spagna, Francia e Germania è stata ” L’euro è una scelta irreversibile“, quindi tutti uniti per la difesa della moneta unica e la scelta di presentare al Consiglio UE un pacchetto da 130 miliardi per la crescita. Merkel inflessibile sulla scelta di non dare aiuti diretti alle banche. Intanto Piazza Affari cede lo 0.65%, spread stabile a 422 punti base; dollaro a 1,2572.